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Regno Unito, il pericolo nucleare incombe: tre centrali danneggiate in altrettanti mesi

Tre gravi episodi che hanno indotto l’organo che si occupa della sicurezza nucleare nel Paese ad aprire un’inchiesta che coinvolger vari ministri britannici.
A cura di Biagio Chiariello
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Due gravi episodi di contaminazione radioattiva e il danneggiamento del sistema di raffreddamento di emergenza in un impianto nucleare. Tre incidenti in altrettanti mesi nel Regno Unito, tutti considerati sufficientemente gravi, come scrive Il Fatto Quotidiano, tanto da portare a redigere un rapporto riservato da consegnare ai ministri britannici secondo quelle che sono linee guida di sicurezza concordate dopo l'incidente di Chernobyl di 25 anni fa, il cui anniversario cade proprio oggi. Tutti e tre gli episodi sono avvenuti a febbraio e sono ancora sotto inchiesta da parte dell’Office for nuclear regulation (ONR), l'organo che si occupa della sicurezza nucleare nel Paese.

Nello specifico gli episodi riguardando un "pozzanghera marrone" contenente plutonio cinque volte la soglia legale, fuoriuscito da un vecchio condotto di ventilazione presso il complesso nucleare di Sellafield in Cumbria (nella foto). Nell'esposto si legge di "un certo numero di lacune nella progettazione". Nella stazione di energia nucleare di Torness, invece, le acque sotterranee sono state contaminate con trizio radioattivo (un isotopo dell'idrogeno) fuoriuscito da due condotte, secondo il rapporto. Infine nella stazione nucleare di Hartlepool, sulla costa nord-est dell'Inghilterra, il sistema di raffreddamento è stato messo fuori uso da una valvola difettosa.

Una copia della relazione sugli incidenti è stata inviata ai ministri britannici lo scorso 18 aprile dal capo esecutivo della ONR, Mike Weightman. Il documento è stato distribuito a Chris Huhne, Ministro per l'energia e i cambiamenti climatici, Vince Cable, Ministro del Business, Caroline Spelman, Ministro dell'ambiente, Chris Grayling, Ministro del Lavoro, Michael Moore, Segretario di Stato scozzese, e Alex Salmond, Primo Ministro scozzese.

In una lettera di accompagnamento, Weightman rivela che un quarto episodio che coinvolge il terreno contaminato a Sellafield è ancora sotto inchiesta. I criteri per la segnalazione di incidenti nucleari, i cui rapporti vengono redatti ogni tre mesi, riguardano perdite, violazioni dei limiti di sicurezza ed eventi in cui "il sicuro funzionamento può essere influenzato in maniera significativo".

La divulgazione degli incidenti potrebbe ritardare ulteriormente i piani del governo per un programma di costruzione di centrali nucleari, già minacciato dalle ispezione fortemente richieste dopo il caso Fukushima in Giappone.

La questione ci riporta in Italia, dove in questi ultimi giorni impazza la questione nucleare, dopo le recenti dichiarazioni del governo Berlusconi intenzionato ad aggrapparsi all’Unione europea, recependo i nuovi standard di sicurezza degli impianti ai quali si sta lavorando negli organismi comunitari. Una mossa che ha lasciato perplessi dopo l'intenzione ventilata negli anni scorsi di conclamare la propria autosufficienza in merito all' atomo. Di fondare la propria immagine sull'energia nucleare. Invece no. Niente più centrali sparse per lo Stivale. Oggi, nel corso, del vertice Italia Francia con Sarkozy il Premier ha spazzato via la possibilità di andare al Referendum: "Una moratoria sul nucleare è stata presa anche per permettere all’opinione pubblica di tranquillizzarsi […] Fukushima ha spaventato gli italiani […] Magari dopo uno o due anni si potrà avere un’opinione pubblica più favorevole sul nucleare”.

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