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Inchiesta sullo scandalo del sangue infetto nel Regno Unito: il 20 maggio saranno resi pubblici i risultati

Nel 2017 sullo scandalo del sangue infetto, uno dei peggiori nella storia del Regno Unito, era stata fatta partire un’inchiesta pubblica. Tra un mese, il prossimo 20 maggio, i risultati dell’indagine dovrebbero essere resi noti. Secondo le evidenze raccolte in questi anni, sarebbero oltre 2mila le persone morte dopo aver ricevuto trasfusioni di sangue contaminato dai virus di Hiv ed epatite C. Tra queste centinaia di bambini.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Sarebbero centinaia i bambini ‘utilizzati come cavie‘ in esperimenti clinici eseguiti con sangue infetto nel Regno Unito tra gli anni 70 e gli anni 80. A rivelarlo è un'inchiesta della Bbc News che, dopo aver visionato alcuni documenti, ha tentato di fare chiarezza su un nuovo aspetto del cosiddetto ‘scandalo del sangue infetto‘, esploso diversi anni fa nel Paese e che avrebbe fatto più di 2mila vittime.

Le carte visionate dal giornale hanno fatto riemergere un mondo di test clinici non sicuri realizzati da dottori che in quel periodo avrebbero deciso di mettere i loro obiettivi di ricerca davanti alle reali necessità dei propri pazienti. Gli esperimenti sarebbero andati avanti per oltre 15 anni, infettando i piccoli con Epatite C e Hiv.

I documenti hanno inoltre rivelato come in alcuni centri per il trattamento dell'emofilia (malattia rara, congenita ed ereditaria, causata da un deficit di alcune proteine della coagulazione del sangue, ndr) i medici avrebbero utilizzato alcuni prodotti consapevoli del fatto che fossero infetti.

Infatti, tra gli anni 70 e 80, per risolvere la carenza di questi prodotti le autorità avrebbero deciso di autorizzare l'importazione dagli Stati Uniti, dove venivano scelti anche donatori a rischio, come carcerati e tossicodipendenti, che, appunto, potevano essere già malati di epatite, patologia causata dal virus dell'HCV che infetta e distrugge le cellule del fegato, e di Hiv.

Le sperimentazioni avrebbero coinvolto bambini con disturbi della coagulazione del sangue, anche se le famiglie spesso non avevano acconsentito alla loro partecipazione. La maggior parte dei pazienti coinvolti nello scandalo sono ormai morti.

Nel 2017 sullo scandalo, uno dei peggiori nella storia del Paese, era stata fatta partire un'inchiesta pubblica, guidata dal giudice in pensione Brian Langstaff. I risultati dovrebbero essere resi noti il prossimo 20 maggio.

Gli attivisti che hanno sempre combattuto per ricevere un giusto risarcimento ritengono che lo scandalo per troppo tempo sia stato trattato come una sfortunata tragedia, nonostante le migliori intenzioni di ministri, funzionari pubblici, industria farmaceutica, Servizio sanitario nazionale (NHS) e Dipartimento della sanità.

Tuttavia, le evidenze emerse in questi anni dimostrerebbero come siano state determinate decisioni politiche fatte in quegli anni a portare alla morte dei pazienti coinvolti in questa terribile vicenda.

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