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La morte della Regina Elisabetta II

Programma televisivo argentino celebra la morte della Regina: “Finalmente la vecchia nazista è morta”

L’assurda scena nel corso di una trasmissione televisiva. Il governo argentino, pur esprimendo formalmente le condoglianze alla Casa Reale inglese, è apparso invece molto freddo.
A cura di Antonio Palma
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Mentre il mondo intero inviava messaggi di cordoglio a Londra per la morte della Regina Elisabetta a 96 anni, un programma televisivo argentino celebrava il decesso della Sovrana britannica, stappando bottiglie di spumante e deridendola in diretta con frasi del tipo: “Finalmente la vecchia nazista è morta”.

L’assurda scena nel corso della trasmissione del giornalista televisivo nonché uomo d'affari e politico argentino Santiago Cuneo non nuovo a simili esternazioni pubbliche. Nel corso del programma intitolato “Cúneo al mediodía”, “Cuneo a mezzogiorno”, il presentatore ha dato la notizia della morte iniziando ad applaudire per poi stappare spumante e insultare la Regina Elisabetta tra le risate degli altri presenti.

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“La vecchia è morta, è finita una volta per tutte, applausi fragorosi per satana che l'ha portata via. È finita. Gli ho promesso che avremmo brindato quando questa spazzatura britannica fosse morta, questa sporcizia di Lucifero", sono alcune delle incredibili frasi riferite in studio e che hanno suscitato un'ondata di critiche anche in Argentina.

“Stiamo festeggiando. È stato un tormento. Questo ammiratore di Hitler è finalmente giunto al termine", ha proseguito Cuneo stappando una bottiglia e brindando all'interno dello studio adornato di palloncini. Il video è stato pubblicato online ed è diventato subito virale sui social network dove è stato accolto da una valanga di critiche.

La guerra delle Falkland e i dissapori tra i due Paesi

Alla base del gesto, non giustificabile, gli antichi dissapori tra i due Paesi dopo la guerra delle Falkland-Malvinas degli anni ’80. Il conflitto militare combattuto tra aprile e giugno 1982 tra Argentina e Regno Unito per il controllo e il possesso delle isole dell'oceano Atlantico, che gli inglesi chiamano Falkland e gli argentini Malvinas, vide la vittoria di Londra. L’Argentina le ha sempre reclamate come suoi territori, vista la vicinanza, anche se a quel tempo la popolazione era già composta interamente da britannici.

Proprio nelle Falkland alla notizia della morte di Elisabetta gli isolani hanno lasciato un chiaro segno della loro identità filo-britannica. Oltre a rendere tutte le loro pagine Internet completamente nere in segno di lutto, le bandiere son state messe a mezz’asta e le autorità locali hanno annunciato che seguiranno il lutto imposto in Gran Bretagna.

La freddezza del Governo argentino per la morte di Elisabetta

Del resto anche il governo argentino, pur esprimendo formalmente le condoglianze alla Casa Reale inglese con messaggi sobri, è apparso molto freddo. Il ministero degli Esteri è stato il primo a esprimere le sue condoglianze con un messaggio che recitava: "Il governo della Repubblica Argentina esprime il suo dolore per la sua scomparsa e accompagna il popolo britannico e la sua famiglia in questo momento di dolore".

Solo molto più tardi, la Casa Rosada ha twittato: "Il governo argentino saluta ed è vicino al popolo e al governo britannici per la morte del loro capo di Stato, la regina Elisabetta II" mentre, a differenza di molti leader mondiali, dalla presidenza hanno  affermato che il presidente Alberto Fernández non avrebbe fatto nessuna affermazione personale. Anche per i funerali probabilmente non verrà mandato nessuno e a rappresentare il Paese sarà l'ambasciatore a Londra. Messaggio di cordoglio invece è arrivato dall'ex presidente Mauricio Macri.

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