Perché Narges Mohammadi, Premio Nobel per la Pace, ha iniziato lo sciopero della fame in carcere
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2023/11/1899531-gdryac-2023-10-05T105347Z_225175571_RC2AJ0ARTRAU_RTRMADP_3_NOBEL-PRIZE-PEACE-MOHAMMADI-1200x675.jpeg)
La premio Nobel per la Pace 2023, l'iraniana Narges Mohammadi, ha cominciato uno sciopero della fame nel carcere di Evin, a Teheran.
Lo fanno sapere i portavoce della campagna Free Narges Mohammadi che fanno sapere che la 51enne ha informato la famiglia di avere cominciato a rifiutare il cibo in segno di protesta contro limitazioni che le sono state imposte dalle autorità della prigione dove si trova rinchiusa, per quanto riguarda l'accesso alle cure mediche e contro l'obbligo di indossare il velo nella Repubblica islamica.
Da almeno un settimana l’attivista e il suo avvocato chiedono il trasferimento in un ospedale specializzato per la cura del cuore e dei polmoni. Richiesta negata a fronte del suo rifiuto di indossare un hijab. Sottoposta a un ecocardiogramma nella sua stessa cella, le sue condizioni di salute restano gravi e il personale medico ha indicato la necessità di un’ulteriore tac polmonare insieme ad altri esami. "Siamo preoccupati per le condizioni fisiche e per la salute di Narges Mohammadi", hanno aggiunto i familiari.
L’attivista iraniana è stata premiata lo scorso ottobre, sull’onda delle proteste scatenate dalla morte della 22enne Mahsa Amini, per “la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e l’incessante battaglia, con costi personali enormi, per favorire i diritti umani e la libertà per tutti”.
Negli ultimi 25 anni, Narges Mohammadi è stata sistematicamente imprigionata per le sue campagne di attivismo e perché non accetta — pacificamente — l’appartheid di genere imposto dagli ayatollah: al momento sta scontando una somma di condanne pari a 31 anni.