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Parla di sex toys e orgasmi agli alunni in classe: prof sospesa e radiata dall’insegnamento in UK

La vicenda vede come protagonista Kathryn Matthews, 43 anni, insegnante alla Westleigh School di Wigan, in Regno Unito. La docente inglese è stata radiata dall’insegnamento dopo aver intrattenuto conversazioni esplicite con i suoi studenti durante una lezione di inglese, affrontando temi come sex toys, orgasmi e pratiche sessuali.
A cura di Biagio Chiariello
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Una docente inglese è stata radiata dall’insegnamento dopo aver intrattenuto conversazioni esplicite con i suoi studenti su sex toys, orgasmi e pratiche sessuali nel corso di una lezione al liceo. Kathryn Matthews, 43 anni, insegnante alla Westleigh School di Wigan, nella Greater Manchester, è stata sospesa nel novembre 2023 e successivamente segnalata alla Teaching Regulation Agency (TRA), l’ente britannico che vigila sulla condotta del personale scolastico.

Secondo quanto emerso, l’episodio si sarebbe verificato durante una lezione su Canto di Natale di Charles Dickens. In quell’occasione, Matthews avrebbe improvvisamente cambiato argomento, raccontando agli studenti la storia di un ragazzo rimasto ferito mentre utilizzava un sex toy. Due alunni, camminando con un altro membro del personale, ne parlarono in modo preoccupato, spingendo la scuola ad aprire un’indagine interna.

Le testimonianze degli studenti della scuola di Wigan

Uno dei membri del personale, indicato come “testimone A”, ha riferito che uno studente raccontò come la professoressa si fosse alzata davanti alla classe per descrivere “una persona che aveva attaccato un dildo con ventosa alla porta della propria camera da letto”. La docente avrebbe poi aggiunto che il giovane “si era spinto contro l’oggetto” e, quando la nonna aprì improvvisamente la porta, “iniziò a sanguinare dappertutto”.

Un altro testimone, identificato come “testimone B”, incaricato dell’indagine interna, ha riportato la versione di uno studente secondo cui Matthews avrebbe raccontato che il ragazzo “aveva perso conoscenza dopo un’emorragia causata dall’incidente”. L’intero racconto, dal tono esplicitamente sessuale, sarebbe stato condiviso davanti a tutta la classe.

Durante la stessa lezione, un’alunna avrebbe chiesto alla docente quante volte una donna può raggiungere l’orgasmo. Matthews avrebbe risposto che “le ragazze possono averne fino a otto, ma i ragazzi solo uno, e si trova nel sedere”. Un altro studente ha riferito che la professoressa avrebbe poi aggiunto che “gli uomini gay lo sono perché hanno orgasmi solo nel sedere”, provocando risate e imbarazzo tra gli alunni. Secondo le testimonianze, la conversazione sarebbe durata oltre venti minuti, all’interno di un contesto che avrebbe dovuto riguardare un classico della letteratura inglese.

L’indagine in Regno Unito e la difesa della prof Kathryn Matthews

Dopo le prime segnalazioni, gli studenti della classe sono stati convocati nell’ufficio del vice preside per rilasciare dichiarazioni scritte e invitati a non discutere del caso tra loro. Le versioni raccolte risultarono coerenti e dettagliate. Alcuni alunni hanno affermato che Matthews “si comportava più come un’amica che come un’insegnante” e che spesso affrontava in modo disinvolto argomenti sessuali.

La docente, dal canto suo, si è difesa sostenendo che i ragazzi si fossero “messi d’accordo per incastrarla”. Ha affermato che alcuni studenti del gruppo avevano la tendenza a “fare squadra per prendersela con gli altri” e che le accuse fossero frutto di un malinteso. Ha anche negato di aver raccontato la storia del sex toy, ipotizzando che i ragazzi potessero aver visto un video simile su TikTok. Inoltre, ha sostenuto che la lezione in questione riguardava esclusivamente Canto di Natale e che nessuno le avesse posto domande sugli orgasmi.

Tuttavia, la commissione disciplinare ha ritenuto la difesa poco credibile. Nel rapporto finale, la TRA ha sottolineato che la maggior parte degli studenti apprezzava la docente e partecipava volentieri alle sue lezioni, rendendo improbabile l’ipotesi di un complotto contro di lei. Inoltre, le prove raccolte dalla scuola sono state considerate “ampie e coerenti”, con testimonianze che si confermavano a vicenda.

Il verdetto della commissione: la docente non potrà mai più insegnare

Nella decisione scritta pubblicata questa settimana, la Teaching Regulation Agency ha definito la condotta di Kathryn Matthews “gravemente inappropriata” e “assolutamente incompatibile con la posizione di un insegnante”. Secondo la commissione, “il tono e il contenuto di tali conversazioni sarebbero stati inappropriati in qualsiasi contesto scolastico, anche in un corso di educazione sessuale, e ancor più durante una lezione di letteratura inglese”.

La commissione ha aggiunto che Matthews, pur avendo il diritto di difendersi, “non ha partecipato al procedimento né collaborato con l’indagine”, un atteggiamento che ha pesato nella valutazione finale.

Il verdetto stabilisce che la donna non potrà più insegnare in nessun istituto scolastico, collegio o struttura educativa in Inghilterra. Le è vietato anche lavorare in case famiglia o centri giovanili. Potrà, tuttavia, presentare richiesta di revisione del divieto dopo un periodo minimo di due anni.

Il caso ha sollevato un ampio dibattito sull’adeguatezza dei comportamenti degli insegnanti e sui limiti del linguaggio in aula. La TRA ha ricordato che “gli educatori rivestono un ruolo di responsabilità e devono mantenere un chiaro confine professionale”, sottolineando come episodi di questo genere rischino di compromettere il rapporto di fiducia tra docenti e studenti.

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