Panama Papers, House of Cards deride David Cameron dopo lo scandalo

All’inizio il premier inglese David Cameron aveva assicurato di non voler nascondere nulla sul suo coinvolgimento nello scandalo dei Panama Papers. Ma non aveva risposto sul passato, limitandosi ad un generico “questioni private”. Fino a ieri sera quando è stato costretto ad ammettere che fino al 2010, anno in cui è stato eletto, aveva azioni per 38.000 euro in una società offshore gestita dal padre, scomparso proprio sei anni fa. “Samantha e io abbiamo il conto in banca insieme. Avevamo 5.000 quote nel Blairmore Investment Trust, le abbiamo vendute nel 2010, valevano circa 30.000 sterline. Pagavo regolarmente le tasse sui dividendi”. Insomma, Cameron ha voluto giocarsi la carta della trasparenza, assicurando ancora una volta che non ha "nulla da nascondere".
Tutta la questione però non è sfuggita al team di House of Cards. La serie tv, nella quale il protagonista, Frank Underwood, è interpretato da una magistrale Kevin Spacey, sin dalla prima stagione ha sempre descritto con una certa precisione il cinismo e il malaffare politico. Non poteva fare a meno di sbeffeggiare David Cameron, andando a scavare un tweet del maggio 2015, in cui il primo ministro britannico scriveva: "Ho un modo semplice per vedere se quello che fai è giusto o sbagliato: lavorare, mettere i soldi da parte e pagare le tasse. Così facendo sarete ricompensati, non certo puniti".
In tutta risposta, il profilo ufficiale di House of Cards ha replicato a quel tweet con una semplice gif animata in cui Frank Underwood sfonda la ‘quarta parete’ col suo classico sguardo sornione e soddisfatto, prima di scrivere un Sms sul cellullare. Quasi come se volesse congratularsi con Mr Cameron…