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Ostello in fiamme, vittime e dispersi in Nuova Zelanda: “Per fuggire mi sono buttato dal terzo piano”

L’incendio è scoppiato nel cuore della notte al Loafers Lodge, un ostello a quattro piani della capitale neozelandese. Sono 6 le vittime accertate, ma restano ancora una decina i dispersi. La struttura poteva contenere fino a 92 ospiti, lavoratori ma anche persone in stato di necessità.
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Sono almeno 6 le vittime dell’incendio divampato questa notte in un ostello a Wellington, capitale della Nuova Zelanda, ma si teme che il numero possa crescere nelle prossime ore.

Poco dopo la mezzanotte, ora locale, i vigili del fuoco hanno ricevuto le prime chiamate per un edificio che stava andando a fuoco a Newton, nella zona a sud della capitale. Si tratta del Loafers Lodge, un ostello di quattro piani in grado di ospitare fino a 92 persone.

I video mostrano fiamme altissime e nubi di fumo sprigionarsi dall’ultimo piano dello stabile. “Una scena da incubo”, il commento del comandante dei vigili del fuoco, Nick Pyatt: “È un evento tragico, le mie più sincere condoglianze vanno ai cari di chi ha perso la vita nell’incendio”.

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Sono attualmente 6 le vittime accertate, ma le ricerche continuano e si teme che il numero possa aumentare, poiché al momento si segnalano ancora 11 dispersi. In 52 sono stati evacuati dall’edificio in fiamme, due i feriti ricoverati in ospedale.

Con i suoi quattro piani, l’ostello rappresentava una soluzione di alloggio sia a breve che a lungo termine: al suo interno ospitava una varietà di utenti, in particolare lavoratori su turni che lo usavano come appoggio nella capitale, come medici o infermieri. Dal 2011, inoltre, veniva anche utilizzato da varie agenzie governative come “soluzione abitativa d’emergenza”, per collocare persone in stato di necessità, disoccupati o senzatetto.

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Restano ancora ignote le cause dell’incendio. La struttura non era dotata di sistemi antincendio, ma la legge neozelandese non impone obblighi al riguardo, nei casi di vecchi edifici.

Ancora sotto choc gli ospiti dell’ostello che sono scappati nel pieno della notte, accorgendosi del fumo che entrava nelle stanze e dando l’allarme.

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Sono tragiche le testimonianze raccolte da RNZ, emittente radiofonica neozelandese: “Ho visto il fumo passare sotto la porta – racconta Tala Sili, che si appoggia alle stampelle – l’ho aperta e il corridoio era pieno di fumo”. L’uomo ha allora deciso di saltare dalla finestra, all’ultimo piano: “L’idea di saltare mi terrorizzava, ma sapevo di non avere scelta, sennò avrei preso fuoco dentro l’edificio”.

"È una tragedia assoluta, una situazione orrenda”, il commento del primo ministro neozelandese Chris Hipkins. “Ci sarà tempo per capire che cosa è accaduto e le cause, ma ora è il momento di pensare a gestire la situazione”.

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