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“Non tollereremo altri attacchi a forze militari Usa”: ira di Washington dopo drone in Giordania

Il segretario alla Difesa Lloyd Austin dopo l’attacco alla base Usa in Giordania: “Il presidente e io non tollereremo attacchi alle forze statunitensi e prenderemo tutte le azioni necessarie per difendere gli Stati Uniti e le nostre truppe”. Biden convoca il team per la sicurezza nazionale.
A cura di Ida Artiaco
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"Il presidente e io non tollereremo attacchi alle forze statunitensi e prenderemo tutte le azioni necessarie per difendere gli Stati Uniti e le nostre truppe". A parlare è il segretario alla Difesa Lloyd Austin. Oggi al Pentagono ha incontrato il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, e ha approfittato per fare ulteriori dichiarazioni sull'attacco con drone che ieri in Giordania ha provocato la morte di tre soldati americani.

Austin ha iniziato l'incontro esprimendo "indignazione" e "dolore" per i militari morti e per quelli feriti nell'attacco alla base, attribuito dal presidente Biden a "gruppi militanti radicali sostenuti dall'Iran". Il segretario alla difesa è tornato in ufficio dopo che in dicembre aveva subito un'operazione chirurgica che lo aveva tenuto in sala di rianimazione, senza che il presidente Biden fosse stato informato. Austin, una volta dimesso, lo scorso 15 gennaio ha continuato a lavorare da casa.

Secondo indiscrezioni pubblicato dal Wall Street Journal, in realtà gli Stati Uniti non sono riusciti a fermare il drone che ha attaccato la base americana al confine tra Giordania e Siria per un errore di valutazione: i militari pensavano che fosse statunitense. L'errore – afferma il quotidiano citando fonti ufficiali – è nato dal fatto che nello stesso momento in cui è stato avvistato il drone lanciato dalle milizie sostenute, secondo il Pentagono, dall'Iran, ce n'era un altro Usa atteso al rientro.

Intanto, un nuovo attacco a una base americana si sarebbe verificato oggi in Siria. La base sarebbe stata presa di mira da razzi sparati da forze filo-iraniane che operano tra Siria e Iraq. Lo riferisce in un comunicato la Resistenza islamica in Iraq, una sigla che riunisce le milizie irachene filo-iraniane. Secondo la rivendicazione, è stata colpita la base militare Usa di al Omar che si trova nei pressi dell'omonimo giacimento petrolifero nella regione siriana di Dayr az Zor vicino al confine con l'Iraq.

Sempre oggi il presidente Joe Biden ha convocato stamane il Consiglio per la sicurezza nazionale Usa nella Situation Room "per discutere gli ultimi sviluppi riguardanti l'attacco ai soldati americani in Giordania". Lo riferiscono fonti della Casa Bianca alla Cnn. Tra i partecipanti c'erano il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan, il segretario alla Difesa Lloyd Austin, la direttrice dell'intelligence nazionale Avril Haines, il capo dello staff Jeff Zients.

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