New York, la svolta del sindaco De Blasio: tornano i cellulari a scuola

Sì ai telefoni cellulari nelle scuole di New York. È questa la decisione del sindaco Bill de Blasio che – lo aveva promesso in campagna elettorale – a marzo cancellerà il divieto introdotto dall’ex primo cittadino della Grande Mela, Michael Bloomberg. In tutte le scuole pubbliche della città americana gli studenti potranno avere con sé cellulari e ogni altro dispositivo elettronico, come ad esempio i tablet. Per De Blasio la decisione di cancellare questo divieto nasce dalla convinzione che i genitori devono avere la possibilità di contattare i figli. “I genitori devono poter chiamare o messaggiare i propri figli, è questo il succo”, ha spiegato il sindaco. Ogni scuola dovrà adesso sviluppare delle linee-guida per l’uso del telefonino, in accordo con i genitori. Le opzioni variano dal lasciarli nello zaino durante le lezioni, sempre spenti, alla possibilità di utilizzarli durante la pausa pranzo o solo in aree designate, ma c’è anche l’ipotesi di consentire il loro utilizzo in classe a scopi educativi. Con l’ex sindaco Bloomberg in alcune scuole i cellulari venivano bloccati all’ingresso, al punto che fuori era fiorito il business di camioncini che per un dollaro al giorno consentivano agli studenti di “parcheggiare” i loro apparecchi fino all’uscita. Ma c’erano anche gli istituti dove, invece, non era difficile nascondere il telefonino e farlo entrare, e in alcuni casi gli stessi insegnanti accettavano di tollerarlo.

In Italia l’uso dei cellulari a scuola è vietato – Se a New York gli studenti potranno riavere i cellulari a scuola, i colleghi italiani per il momento devono rispettare altre regole. In Italia, infatti, c’è il divieto di utilizzo dei cellulari a scuola, per tutti i gradi. La questione è regolamentata dalla Direttiva Ministeriale n. 30 del 15/3/2007, che prevede sanzioni disciplinari per chi viene sorpreso a usare il telefonino durante le lezioni. Come riporta Skuola.net, con la Buona Scuola qualcosa forse sta cambiando. Sul testo di riforma infatti appare la possibilità del BYOD (Bring Your Own Device, “porta il tuo dispositivo”) e allora l'accesso sarà consentito anche agli smartphone.