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Morto Dilan Cruz, il 18enne simbolo delle proteste in Colombia colpito dalla polizia

Il giovane 18enne simbolo delle proteste di piazza in Colombia non è sopravvissuto alle terribili ferite inferte dagli agenti di polizia durante una delle tante marce di protesta per le strade della capitale Bogotà. Dilan Cruz è stato colpito in testa da un agente che ha sparato un proiettile non letale ad altezza uomo e da distanza ravvicinata.
A cura di Antonio Palma
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Dilan Cruz è morto, il giovane 18enne simbolo delle proteste di piazza in Colombia non c'è l'ha fatta a sopravvivere alle terribili ferite inferte dagli agenti di polizia durante una delle tante marce di protesta per le strade della capitale Bogotà. Dilan Cruz era stato colpito alla testa da un proiettile sparato dagli agenti in assetto antisommossa due giorni fa. Era stato soccorso e trasportato in ospedale dove però era arrivato già in gravissime condizioni. I medici avevano anche provato a operarlo per ridurre l'emorragia interna ma purtroppo, dopo due giorni di agonia lo studente ha esalato il suo ultimo respiro. Il giovane era uno dei tantissimi studenti che da giorni contestano il nuovo pacchetto di misure economiche del presidente colombiano  Ivan Duque e chiedono un migliore accesso all'istruzione pubblica ne Paese sudamericano. Dilan Cruz è stato colpito in testa da un agente che ha sparato un proiettile non letale ad altezza uomo e da distanza ravvicinata.

La scena è stata ripresa in un video che mostra esattamente il momento in cui Dilan Cruz crolla sull'asfalto dopo essere stato colpito alla testa da un proiettile sparato da un agente che si trovava lungo la strada parallela a quella dove marciavano i manifestanti. Uno degli amici del 18enne  ha raccontato che Dilan era andato in avanti per respingere una bomboletta di gas lacrimogeni perché era atterrata accanto a persone anziane e proprio i quel momento è stato colpito.  I paramedici sono riusciti a rianimarlo e trasportalo in ospedale dove però è morto lunedì sera.

Il volto del 18enne che fra pochi giorni avrebbe dovuto diplomarsi al liceo di Bogotá era diventato così il simbolo stesso della protesta. Centinaia di persone son scese in piazza per solidarietà radunandosi davanti all'ospedale e sul luogo in cui è stato colpito scandendo il suo nome. Manifestazioni che son proseguite anche dopo l'annuncio della sua morte. La storia di Dilan ha scosso lo stesso governo e il presidente Duque che si è scusato con la famiglia del ragazzo promettendo giustizia e chiedendo un "dialogo nazionale" per porre fine alle proteste.

Il capo della polizia Óscar Atehortúa ha dichiarato che l'agente di polizia coinvolto nell'incidente è stato sospeso e sarebbe ora indagato. Anche l'ufficio del procuratore generale ha avviato un'indagine. Dilan Cruz però è stata la quarta persona ad essere uccisa durante le proteste antigovernative che hanno avuto inizio con una marcia a cui hanno partecipato 250mila  persone a Bogotà giovedì. La polizia è accusata di usare pallini di ferro come proiettili provocando ferite gravissime e a volte mortali

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