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La morte di Alexei Navalny

Morte Navalny, i funerali venerdì 1° marzo in una chiesa di Mosca. La moglie: “Putin l’ha ucciso”

È stata la portavoce del dissidente russo ad annunciato che il funerale si svolgerà a Mosca l’1 marzo alle 14.00, poi la sepoltura a Borisovskoe. Intanto la vedova a Strasburgo: “Mio marito è stato torturato per tre anni: è stato fatto morire di fame in una minuscola cella di cemento, tagliato fuori dal mondo esterno. Putin l’ha ucciso”
A cura di Biagio Chiariello
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Alexei Navalny avrà un funerale. L'ultimo saluto all'oppositore di Vladimir Putin, morto ormai dieci giorni fa, nella colonia penale nella quale era detenuto in Siberia, si terrà venerdì 1° marzo alle 14 (ora locale) nella chiesa dell'Icona della Madre di Dio a Maryeno, nel sud-est di Mosca, e il suo corpo sarà sepolto nel cimitero di Borisovskoe. Lo ha detto la sua portavoce, Kira Yarmysh. A dare la notizia è stata la portavoce di Alexei Navalny, Kira Yarmysh.

La vedova del dissidente russo, Yulia Navalnaya, parlando alla plenaria dell'Eurocamera a Strasburgo si è detta molto preoccupata per quanto potrà accadere nel corso delle esequie: "Non so ancora se sarà pacifico o se la polizia arresterà coloro che verranno a salutare Alexei". E ha rivolto pesanti critiche contro il capo del Cremlino:

"Non avete a che fare con un politico, ma con un sanguinario mafioso. Putin è il capo di una banda criminale organizzata. Questa comprende avvelenatori e assassini, ma sono tutti solo burattini. La cosa più importante sono le persone vicine a Putin, i suoi amici, i suoi collaboratori e i custodi del denaro della mafia".

"Noi dobbiamo adottare i metodi della lotta alla criminalità. Non note diplomatiche, ma indagini. Non dichiarazioni di preoccupazioni, ma una ricerca dei consociati della mafia nei vostri Paesi", ha sottolineato la Navalnaya parlando alla Plenaria dell'Eurocamera.

Sulla vicenda dei funerali di Navalny si erano sollevati appelli sia in Russia che all'estero, dopo che alla madre Lyudmila Navalnaya le autorità avevano negato la restituzione del corpo. La donna aveva rifiutato l'organizzazione di una cerimonia segreta per la sepoltura del figlio.

Putin ha ucciso mio marito, Alexei Navalny. Su suo ordine, Alexei è stato torturato per tre anni: è stato fatto morire di fame in una minuscola cella di cemento, tagliato fuori dal mondo esterno. Gli sono state negate visite, telefonate e persino lettere. E poi lo hanno ucciso e anche dopo hanno abusato del suo corpo e hanno abusato di sua madre", ha detto ancora la vedova di Navalny.

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