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Morsa da una zecca nel 1989, per 30 anni pensa di avere l’Alzheimer: “Ero affetta da malattia di Lyme”

Pauline Bowie fu morsa da una zecca nel 1989 e da allora ha sofferto di dolori muscolari, mal di testa e gravi problemi del sistema nervoso. La donna era convinta di essere affetta dal morbo di Alzheimer fino a quando non ha scoperto di essere positiva alla malattia di Lyme.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Per anni è stata convinta di avere il morbo di Alzheimer. Pauline Bowie si è sottoposta a innumerevoli visite mediche. Per 30 anni ha sofferto di dolori muscolari, mal di testa e difficoltà a ricordare. Recentemente la donna ha scoperto di essere affetta in realtà dalla malattia di Lyme, infezione batterica causata dal morso di una zecca. In sole quattro settimane è riuscita, grazie agli antibiotici giusti, a migliorare notevolmente la sua sua situazione medica.

La svolta è arrivata nel 2018, quando Bowie ha deciso di inviare alcuni campioni di sangue ai laboratori Armin in Germania. I medici tedeschi sono riusciti a riconoscere la malattia di Lyme e a prescrivere all'insegnante 54enne madre di 3 figli i farmaci giusti per curarsi. Inizialmente, Bowie ha dovuto sottoporsi a un ciclo intensivo di medicinali, ma dopo 28 giorni ha potuto ridurre le terapie e iniziare a curarsi a casa.

La donna era stata morsa da una zecca nel 1989 e da allora aveva sofferto di gravi problemi al sistema nervoso. Ha combattuto contro la malattia per quasi 30 anni prima di avere una diagnosi definitiva. "Sono anni che lottavo con la mia salute – ha spiegato -. Ogni giorno era una guerra e non sapevo contro cosa stessi combattendo. Tutto questo è stato molto doloroso, ero spaventata soprattutto dalla mia incapacità di ricordare. Ero molto preoccupata e per me era difficile pensare a qualunque cosa. Quando la diagnosi è arrivata mi sono sentita rinata. I miglioramenti sono arrivati in pochissimo tempo".

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I sintomi che aveva avuto per quasi 30 anni hanno iniziato a sparire in poche settimane. Piano piano anche la sua capacità di ricordare e ragionare ha tratto giovamento dagli antibiotici prescritti. "Non potevo davvero crederci. Negli anni ho visto moltissimi specialisti, ma nessuno ha saputo darmi una vera diagnosi".

L'insegnante ha sentito parlare della malattia di Lyme per la prima volta nell'aprile del 2018. Solo allora ha deciso di inviare alcuni campioni del suo sangue a un laboratorio di analisi. "Gli esami hanno dato esito positivo, ma io sono stata felice di avere finalmente una certezza" ha raccontato. Dal 2018 Bowie si occupa di diffondere consapevolezza sulla malattia in tutta la Scozia. "Combatto per test e trattamenti accessibili a tutti. Vorrei che anche gli altri potessero ricevere l'aiuto che io avrei voluto per tutti questi anni".

La malattia di Lyme è considerata "imitatrice" perché ha sintomi che somigliano a quelli del morbo di Alzheimer. Provocata dal morso delle zecche, è molto difficile riconoscerla: la maggior parte delle persone, infatti, non ricorda di esser mai stata punta. "Probabilmente in Scozia i pazienti affetti da questa malattia sono molti di più di quelli che pensiamo – ha raccontato al Mirror Pauline Bowie -. Il trattamento precoce può prevenire complicazioni importanti".

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