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Migranti, in Croazia sfondato cordone di polizia. Vertice Ue straordinario il 23

L’Ungheria: “Sì a quote solo se ci sarà un’azione di forza”. Momenti di tensione ieri al confine serbo-ungherese. Migliaia ora tentano di passare dalla Croazia. E la Bulgaria schiera l’esercito per arginare flussi dalla Turchia. Intanto il Presidente del Consiglio UE indice un vertice straordinario.
A cura di Biagio Chiariello
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Ore 17.20 – Migranti sfondano il cordone di polizia in Croazia. Dopo la chiusura della frontiera da parte dell'Ungheria e gli scontri dei giorni scorsi, sempre più migranti si stanno riversando in queste ore sul confine tra Serbia e Croazia per tentare di arrivare in Austria da un altro canale. Anche al confine croato ormai la situazione è molto critica. Dopo alcuni scontri tra la polizia locale e i migranti questi ultimi hanno sfondato i cordoni degli agenti alla stazione di Tovarnik. Lo riporta il Guardian online. Secondo la Bbc online gli scontri sarebbero avvenuti quando la polizia croata ha tentato di contenere centinaia di migranti che erano stremati dal caldo e da ore di attesa . Anche se i disordini sono durati poco, le autorità croate avvertono che alla stazione di Tovarnik la situazione è ormai insostenibile e che dopo i 6.500 migranti arrivati in appena 24 ore non riescono ad accoglierne altri.

Ore 15.20 – Tusk: mercoledì 23 vertice europeo straordinario" – Un Consiglio europeo straordinario è convocato per mercoledì 23 settembre alle 18 "per discutere come trattare come la crisi dei rifugiati". Lo ha annunciato con un messaggio su twitter il presidente del Consiglio, Donald Tusk. Il vertice straordinario era stato chiesto dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel. Si terrà all'indomani del Consiglio interni.

Ore 12.50 – La Merkel alle case di auto: "Assumete i rifugiati" – Dal Salone dell'Auto di Francoforte, la cancelliera tedesca si rivolge ai costruttori di auto affinché "diano opportunità di lavoro ai rifugiati". E ha aggiunto: "Vogliamo aiutare chi ha diritto alla tutela, chi viene solo per motivi economici deve lasciare il Paese. E' una preghiera – dice la Merkel – che rivolgo a tutti voi: se ci sono possibilità date a queste persone delle opportunità".

Ore 12.10 – La Bulgaria manda soldati a presidiare confini con Turchia – 50 soldati bulgari (e il numero sembra destinato ad aumentare) sono stati inviati dal governo a controllare il confine con la Turchia in vista di un possibile afflusso di profughi. Lo ha annunciato alla radio pubblica locale il ministro della Difesa, Nikolay Nenchev, ripreso dai media turchi.

Ore 11.30 – Ungheria: "Ok a quote di redistribuzione, ma solo se interviene forza Ue" – "Abbiamo proposto di creare una forza Ue che protegga le frontiere europee" e se ci sarà una proposta della Commissione Ue in questo senso, "siamo pronti a sostenere il sistema della ridistribuzione per quote". Così il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto.

E’ ancora altissima la tensione al confine ungherese. Dopo la chiusura delle frontiere, Orban ha deciso di respingere i profughi che premono dalla Serbia: tra gas lacrimogeni, spray urticanti e getti d’acqua, da una parte, e lancio di lancio di pietre, bottiglie e altri oggetti, dall’altra, la situazione ieri a Horgos si è fatta davvero pesante. Il pesante bilancio a fine giornata parla di almeno 300 feriti tra i migranti e venti fra i poliziotti ungheresi. Stamattina però non sono stati segnalati scontri. Un comportamento, quello delle forze dell’ordine magiara, che è stato duramente condannato dall'Onu e dalla Ue, oltre che dal governo di Belgrado. Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban ki-moon si è detto "scioccato" dal trattamento riservato ai rifugiati. "Non è accettabile, è gente che scappa da guerre e persecuzioni e che deve essere trattata con dignità umana", ha affermato Ban.

Croazia, nuova porta d'Europa per i migranti

Intanto, nelle ultime ore è cresciuto significativamente il numero dei migranti arrivati in Croazia. Fonti giornalistiche parlano di almeno 70 autobus e 180 taxi con a bordo circa 4 mila migranti. E anche questa mattina i migranti continuano ad affluire verso quella che negli ultimi due giorni è stata definita la ‘nuova porta d'ingresso in Europa’, ha aggiunto la televisione nazionale croata. Ieri, le autorità di Zagabria hanno assicurato che i migranti che intendono raggiungere la Germania e il nord Europa transitando attraverso il territorio croato “verranno lasciati passare”.

 Onu: raid contro scafisti

Nel frattempo una risoluzione presentata all’Onu e riportata dall’Associated Press, assicura che l’UE e gli stati membri sono autorizzati a “usare tutte le misure necessarie”, che nel linguaggio della Nazioni Unite significa anche l’azione militare, “per contrastare i trafficanti di migranti ed esseri umani”. La risoluzione condanna “le tragedie ripetute nel Mar Mediterraneo che sono sfociate nella perdita di centinaia di vite umane”. E sottolinea la necessità di una “risposta internazionale per affrontare il problema alla radice, per prevenire” lo sfruttamento di esseri umani da parte dei trafficanti.

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