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Ultime notizie sulla scomparsa di Maddie McCann

Maddie McCann “è morta”. Il procuratore: “Abbiamo le prove. Stiamo cercando il corpo”

Le speranze sono ormai al lumicino: la bambina sparita nel 2007 è, molto probabilmente, sarebbe morta. “Abbiamo elementi, di cui non possiamo parlare, che vanno nella direzione della morte di Madeleine, ma non abbiamo il corpo”, ha ammesso a Sky News il procuratore tedesco Hans Christian Wolters.
A cura di Biagio Chiariello
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“Abbiamo elementi, di cui non possiamo parlare, che vanno nella direzione della morte di Madeleine, ma non abbiamo il corpo”. Lo ha detto a Sky News il procuratore tedesco Hans Christian Wolters che indaga sulla scomparsa di Maddie McCann. Il magistrato ha spiegato che la polizia ha bisogno informazioni su dove abbia vissuto il nuovo sospettato (il 43enne tedesco Christian Brueckner), in modo da poter cercare il corpo. Wolters ha di fatto confermato quanto era già emerso nei giorni scorsi, e cioè che la bambina britannica scomparsa il 3 maggio 2007 in una località turistica del Portogallo, quando aveva 3 anni, fosse morta. “Dopo tutte le informazioni che abbiamo ottenuto, la ragazza è morta. Non abbiamo informazioni sul fatto che sia viva” ha detto chiaramente.

Il sospettato: "Potete far scomparire il corpo dandolo ai maiali"

Intanto spunta una testimonianza  attribuita a Brueckner. “Adesso la bambina è morta e basta. Si può far scomparire rapidamente un cadavere, anche i maiali mangiano carne umana!“ queste, secondo Bild, le parole pronunciate dal sospettato. A parlare è Lenta Johlitz, una ex dipendente del chiosco che l’uomo gestiva a a Braunschweig, nel nord della Germania, tra 2012 e il 2014, la quale ha spiegato di aver sentito effettivamente dire all’uomo che Maddie fosse morta. Nel corso della conversazione, ha spiegato la testimone, il 43enne avrebbe perso la testa e cercando di chiudere la conversazione  con alcuni amici e dipendenti con quella frase.

Brueckner regalava ai bambini giocattoli e orsacchiotti

Le parole di Lenta Johlitz vanno ad aggiungersi alla testimonianza di Peter Erdmann, 64 anni, che lavorava alla Grundschule Hohsteig, una scuola elementare, che spiega come Brueckner regalasse ai bambini giocattoli e orsacchiotti, forse con l'intento di adescarli. L'uomo però chiarisce: “All'epoca non ci ho riflettuto più di tanto. Andavo a trovare Christian nel chiosco e mi è sempre sembrato amichevole. Gli ho anche chiesto se faceva lui i regali e mi ha detto che aveva una scatola piena di giocattoli al chiosco. A ripensare alle sue intenzioni adesso ho la nausea. Vorrei aver sollevato la questione con i miei superiori all’epoca”.

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