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“Ma lei ha chiuso le gambe?”, la domanda choc del giudice alla vittima di stupro: rimosso

La storia arriva dagli Stati Uniti dove il giudice in questione, John F. Russo Jr, è stato rimosso dal suo incarico per ordine della Corte suprema proprio a seguito di questi comportamenti giudicati inaccettabili. “Le domande hanno sconvolto la presunta vittima dello stupro suggerendo in modo intollerabile che la colpa fosse la sua” hanno ricordato dalla Corte Suprema.
A cura di Antonio Palma
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“Sa come impedire a qualcuno di avere rapporti sessuali con lei? Lei le ha chiuse le gambe per evitare lo stupro?”, sono solo alcune delle domande shock che una vittima di violenza sessuale si è vista rivolgere in aula dal giudice durante il processo a carico del suo stupratore. La storia arriva dagli Stati Uniti dove il giudice in questione, John F. Russo Jr, è stato rimosso dal suo incarico per ordine della Corte suprema proprio a seguito di questi comportamenti giudicati inaccettabili. "Nessun testimone, presunta vittima o parte in giudizio deve essere trattato in questo modo in un tribunale", ha scritto il giudice Stuart Rabner nelle motivazioni della sentenza che dei giorni scorsi ha sancito la rimozione di Russo.

“Le domande hanno sconvolto la presunta vittima dello stupro suggerendo in modo intollerabile che la colpa fosse la sua” hanno ricordato dalla Corte Suprema spiegando che il caso ha confermato l’incapacità del giudice nel gestire casi di violenza domestica o violenza sessuale. Quello delle domande infatti è solo uno dei casi più gravi imputati al giudice che però è accusato di diverse condotte improprie durante i processi. Su Russo son piovute diverse denunce di cattiva condotta che infine hanno spinto la corte a rimuoverlo.

La rimozione ha effetto immediato e permanente e impedisce a Russo – che ha prestato servizio nella Contea di Ocean – di operare nel New Jersey. La rimozione arriva dopo che una denuncia presentata nell'agosto 2018 dal Comitato consultivo per la condotta giudiziaria della Corte suprema del New Jersey e che elenca una serie di condotte inappropriate. “La sua cattiva condotta e il comportamento non etico non solo hanno minato la sua integrità ma anche quelli dei diversi procedimenti giudiziari” ha spiegato la corte Suprema.

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