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L’iPhone in carica cade in acqua: madre di tre figli muore folgorata mentre fa il bagno nella vasca

Ann-Marie O’Gorman, è morta folgorata nella vasca da bagno dopo che il suo iPhone in carica era caduto in acqua nella sua casa di Santry, nella Contea di Dublino, in Irlanda. Il marito l’ha trovata priva di sensi e ha allertato i soccorsi: “Pensavo stesse dormendo, poi ho visto il telefono immerso”.
A cura di Biagio Chiariello
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. Ann–Marie O’Gorman
. Ann–Marie O’Gorman

Il silenzio della sera si è trasformato in tragedia in una casa di Santry, nella Contea di Dublino, in Irlanda. Ann-Marie O’Gorman, madre di tre figli e descritta come “in forma e in buona salute”, non tornerà più a sorridere ai suoi cari: lo scorso ottobre è stata folgorata mentre teneva in mano il suo telefono in carica nella vasca da bagno. A scoprire l’orrore è stato il marito, Joe, che l’ha trovata priva di sensi e ha immediatamente allertato i soccorsi. Nonostante i tentativi disperati, Ann-Marie è stata dichiarata morta poco dopo al Beaumont Hospital.

Sebbene la tragedia sia avvenuta lo scorso autunno, se ne parla solo ora perché i dettagli sono stati resi pubblici durante l’inchiesta ufficiale del coroner, completata dopo settimane di accertamenti forensi e audizioni. Solo ora, grazie alle testimonianze e alle analisi tecniche, è possibile ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.

Quel pomeriggio sembrava una normale serata: Joe aveva lasciato la casa alle 18:40 per accompagnare la figlia più piccola, Megan, alla sua prima discoteca a Portmarnock. Durante il ritorno, poco prima delle 20:00, aveva fatto una breve chiamata di 23 secondi con la moglie, immaginando che fosse già immersa nella vasca. Poco dopo, mosso dalla preoccupazione per la figlia, è entrato in bagno e si è trovato di fronte a una scena drammatica: Ann-Marie distesa sul fianco, immobile, con il telefono e il cavo di ricarica nell’acqua. Anche sollevandole una palpebra, non dava alcun segno di vita.

Nel tentativo di estrarla dalla vasca, Joe ha ricevuto una lieve scossa elettrica e ha chiesto alla figlia maggiore, Leah, di chiamare i soccorsi. Durante i disperati tentativi di rianimarla, ha notato segni rossi sulle mani e sul petto della moglie. Nonostante le malattie croniche di cui soffriva – la malattia di Von Willebrand e il morbo di Graves – Ann-Marie era sempre stata una donna attiva e in salute, frequentando la palestra ogni mattina alle 6.

Joe ha raccontato di aver inizialmente pensato che la moglie si fosse addormentata, comprendendo solo dopo la gravità della situazione vedendo l’iPhone immerso nell’acqua. Ha spiegato come le infradito lo abbiano protetto da una scossa più grave e come un cavo di estensione di tre metri fosse collegato a una presa in camera da letto, mentre il telefono era appena a contatto con l’acqua. Ha denunciato l’assenza di avvertenze sui dispositivi elettronici, ricordando casi simili a Londra e negli Stati Uniti, e ha chiesto che le confezioni riportino chiaramente i rischi: “Si sente parlare solo della resistenza all’acqua dei telefoni, ma nessuno avverte che questo può essere mortale.”

La paramedica Fiona Tormey ha riferito che la chiamata d’emergenza è arrivata alle 20:25 e l’ambulanza è giunta alle 20:38. La patologa Heidi Okkers, che ha eseguito l’autopsia, ha riscontrato ustioni da folgorazione sul petto e sul braccio sinistro, oltre a ustioni profonde sull’indice e sul pollice della mano destra. Non sono state rilevate sostanze alcoliche o stupefacenti, né altre patologie contributive. La morte è stata accertata come conseguenza di una folgorazione provocata dal telefono in carica nella vasca.

"Il consulente ingegnere forense Paul Collins ha spiegato che il telefono era probabilmente caduto in acqua e che, nel tentativo di recuperarlo, il dito della mano destra di Ann-Marie ha toccato il manico della doccia, trasmettendo al corpo la scarica elettrica. Una corrente di 2 ampere, tipica dei caricabatterie, è “più che sufficiente” a uccidere. “Se non avesse tolto la mano dalla vasca, probabilmente sarebbe ancora viva”, ha concluso.

Joe ha denunciato come le aziende produttrici diffondano una “falsa illusione di sicurezza” sostenendo che i dispositivi siano impermeabili, senza indicare i reali pericoli di contatto con l’acqua durante la ricarica. “Dovrebbero esserci avvertenze chiare e visibili: questo è un pericolo mortale di cui le persone devono essere consapevoli”, ha dichiarato al tribunale del coroner, nella speranza che la tragedia di Ann-Marie possa salvare altre vite.

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