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La protesta delle giornaliste afghane contro divieto dei talebani di andare in onda a volto scoperto

Giornaliste e presentatrici afghane stanno protestando contro l’ultimo dettame dei talebani, che impone loro di andare in onda solo a volto coperto. Molte si sono rifiutate, ricevendo il sostegno dei colleghi maschi che hanno deciso di indossare le mascherine che coprono il viso in segno di solidarietà.
A cura di Annalisa Girardi
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Fonte: Twitter
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Ancora restrizioni per le donne afghane. Il governo dei talebani, dopo l'ordine di indossare il velo in pubblico, ha anche imposto alle giornaliste televisive di coprire il viso mentre sono in onda. Il nuovo decreto ha innescato un'ondata di proteste contro l'estremismo dei talebani, che continua a limitare sempre più le libertà e i diritti di donne e ragazze. Oltre alle critiche e alle denunce sui social, però, diverse giornaliste e presentatrici televisive hanno deciso di sfidare i dettami dei talebani: le emittenti TOLOnews, Shamshad TV e 1TV, come racconta l'Afp, hanno trasmesso i loro programmi mostrando i volti delle giornaliste.

"Le nostre colleghe sono preoccupate che se copriranno ora la faccia, la prossima cosa che verrà detta loro domani è che non potranno più lavorare", ha detto il capo della sezione notizie di Shamshad TV, Abid Ehsas, spiegando che per questa ragione l'indicazione del governo non è stata osservata finora. Non solo: l'emittente ha richiesto un confronto diretto con i talebani su questo punto.

Molte giornaliste e presentatrici sono però state costrette a rispettare la regola, nel timore di ripercussioni da parte dei talebani. Diverse hanno però denunciato questa nuova limitazione delle loro libertà, pubblicando sui social media delle foto che le ritraggono con delle mascherine a coprire il viso prima della massa in onda del programma. Una presentatrice di Tolo News, Yalda Ali, ha pubblicato un video di lei che indossava la mascherina, scrivendo: "Una donna mentre viene cancellata, per ordine del ministero delle virtù e dei vizi".

Un'attivista su Twitter ha scritto: "Il mondo utilizza le mascherine per proteggere le persone dal Covid. I talebani le usano per impedire che le persone possano vedere i volti delle giornaliste. Per i talebani le donne sono una malattia". E ancora: "Questa è una prigione psicologica", ha detto un'altra giornalista alla Cnn. Molte hanno anche raccontato di aver cambiato mansione, passando dal presentare alla produzione, dietro la telecamera, per proteggere la propria sicurezza.

Il portavoce del ministero, Mohammad Sadeq Akif Mohajir, ha avvertito che molte donne stessero violando le indicazioni dei talebani. "Se non le rispetteranno parleremo con i manager e con i guardiani delle presentatrici. Chiunque viva sotto un particolare sistema e governo deve obbedire alle leggi e agli ordini di quel sistema. L'ordine va ristabilito", ha fatto sapere, sottolineando che anche gli uomini che lavorano nel governo sono a rischio sospensione, se le loro mogli o figli non si atterranno alle regole. Molti giornalisti e presentatori di alcune emittenti, come ad esempio Tolo News, hanno deciso di coprire anche i loro visi con le mascherine, in segno di solidarietà verso le colleghe e in protesta contro gli ordini del governo.

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