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Covid 19

Ischgl, il villaggio mondano austriaco da dove il coronavirus si è espanso in tutta Europa

Ischgl, località sciistica austriaca, avrebbe rappresentato uno dei focolai del coronavirus nel in Europa ed è accusata di aver chiuso gli occhi davanti ai primi casi di Covid-19, nella speranza di poter continuare con la movida e finire ancora ‘in bellezza’ la stagione invernale.
A cura di Davide Falcioni
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È considerata la Ibiza delle Alpi, un luogo frequentato ogni inverno da decine di migliaia di appassionati di montagna di tutta Europa: parliamo di Ischgl, località sciistica austriaca che avrebbe rappresentato uno dei focolai del coronavirus nel "vecchio continente", e che oggi è accusata di aver chiuso gli occhi davanti ai primi casi di Covid-19, nella speranza di poter continuare con la movida e finire ancora ‘in bellezza' la stagione invernale.

Ebbene, il land austriaco del Tirolo ha presentato ora un esposto alla procura di Innsbruck per presunti ritardi nella gestione dell'emergenza coronavirus. Già alla fine di febbraio – scrivono i giornali austriaci – gli amministratori comunali di Ischgl sarebbero stati a conoscenza di un caso di positività, senza però darne immediata comunicazione alle autorità sanitarie. Nei giorni seguenti non sarebbe stata prestata la dovuta attenzione ad altri campanelli d'allarme favorendo lo sviluppo di uno dei più grandi focolai in Austria. Il 13 marzo l'intera valle di Paznaun è stata isolata e dichiarata zona rossa. L'ordinanza non è però entrata in vigore subito, causando la fuga incontrollata degli ospiti e del personale degli alberghi.

La tesi di molti giornali austriaci è che proprio da Ischgl si sarebbero mossi centinaia di turisti infetti, che avrebbero in questo modo portato il virus in altre zone d'Europa. Il Tirolo, con oltre mille casi, è oggi la regione austriaca più colpita dal coronavirus. Il land, accusato di non fermato subito le attività non indispensabili, ha a sua volta presentato un esposto contro Ischgl.

Il villaggio di Ischgl e l'intera valle di Paznaun sono da anni diventati importanti centri sciistici, molto ambiti soprattutto tra i giovani per l'apres ski, il divertimento a base di alcol e musica dopo una giornata sulla neve. L'ipotesi delle autorità austriache è che proprio in uno di questi contesti mondani si sia diffuso il coronavirus.

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