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Covid 19

Inghilterra travolta dai contagi Omicron: non ci sono ambulanze per i pazienti colpiti da infarto

Ai pazienti colpiti da infarto che hanno chiamato il 999 in alcune zone dell’Inghilterra settentrionale è stato anche chiesto di rimediare un passaggio autonomamente e di non aspettare l’arrivo di un’ambulanza poiché gli ospedali erano sopraffatti dai pazienti Covid.
A cura di Davide Falcioni
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"Parti del Servizio Sanitario Nazionale potrebbero essere travolte dall'ondata di contagi causata da Omicron nelle prossime settimane". Ad ammetterlo è stato ieri il primo ministro UK Boris Johnson nel giorno in cui è stato raggiunto un nuovo record di infezioni, con 218.724 casi a fronte di oltre un milione e 700mila tamponi analizzati. Il premier ha tuttavia insistito sul fatto che il Paese sarà in grado di "cavalcare" lo tsunami e non vi sarà alcun bisogno di introdurre nuovi lockdown, perché "non sono a costo zero e possono avere conseguenze a lungo termine. Al momento, pensiamo che questo approccio bilanciato sia quello giusto", ha aggiunto, spiegando che tuttavia "non possiamo escludere nulla".

Già adesso, a dire il vero, gli ospedali sono in forte difficoltà: i contagi infatti non stanno risparmiando medici e infermieri, molti dei quali sono in malattia oppure in quarantena. Ieri sera gli ospedali di tutta la Greater Manchester hanno annunciato alcuni interventi chirurgici non urgenti e molte visite programmate sarebbero state sospese. Come rivela il Guardian ai pazienti colpiti da infarto che hanno chiamato il 999 in alcune zone dell'Inghilterra settentrionale è stato anche chiesto di rimediare un passaggio autonomamente e di non aspettare l'arrivo di un'ambulanza poiché gli ospedali erano sopraffatti dai pazienti Covid.

Chris Whitty,  Chief Medical Officer britannico, ha spiegato in conferenza stampa che nel Paese è attualmente positiva una persona su 25, ma che ci si aspetta che questa percentuale aumenterà ulteriormente nei prossimi giorni. Non solo: la pressione sulle strutture sanitarie crescerà "nelle prossime due settimane", anche se al momento non si rileva un significativo aumento della mortalità grazie ai vaccini. Si registrano, invece, difficoltà importanti in alcune attività produttive essenziali; per questo Johnson ha anticipato che il governo chiederà a 100mila persone, che ha già identificato e che lavorano in settori considerati critici come quello alimentare, di eseguire un test rapido anti-Covid ogni giorno a partire dal 10 gennaio.  Il primo ministro ha infine invitato la popolazione a vaccinarsi, specificando che la maggior parte delle persone in terapia intensiva non ha ricevuto alcuna dose. "È una follia" ha aggiunto, "che ci siano ancora degli slot vuoti per ricevere il booster".

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