129 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

India, secondo uno studio del New York Times i morti reali sono stati fra 600 mila e 4,2 milioni

Uno studio condotto da 12 esperti per il New York Times ha quantificato le possibili dimensioni reali della catastrofe indiana: la stima più cauta riporta un numero di positivi 15 volte superiore a quello ufficiale, con 404 milioni di infezioni e 600 mila morti. Lo scenario peggiore 700 milioni di infezioni e 4,2 milioni di decessi.
A cura di Davide Falcioni
129 CONDIVISIONI
Immagine

Che le conseguenze della pandemia in India fossero ben peggiori rispetto a quanto emerso dai dati ufficiali era noto, ma ora uno studio condotto da 12 esperti per il New York Times ha quantificato le possibili dimensioni reali della catastrofe: mentre le autorità sanitarie del paese asiatico riferiscono, ad oggi, poco meno di 27 milioni di casi e oltre 307mila morti le stime dello studio del NYT più caute per quanto riguarda i contagi riportano numeri 15 volte superiori a quelli registrati con 404 milioni di infezioni. Il tasso di mortalità sarebbe a 0,15%, che comporterebbe il decesso di circa 600 mila persone. Lo scenario ritenuto più plausibile, tuttavia, stima un numero di contagi pari a 539 milioni, 20 volte maggiore rispetto a quello attuale. In questo caso il tasso di mortalità sarebbe pari allo 0,30% che si tradurrebbe in 1,6 milioni di morti.

Il New York Times ha però ipotizzato quattro diversi scenari, dal più prudente al più catastrofico: quello peggiore registra oltre 700 milioni di infezioni, una stima 26 volte superiore a quella attuale, e 4,2 milioni di decessi, con un tasso di mortalità pare a 0,60%. Il quotidiano americano ha ricordato come la sottostima dei dati relativi alla pandemia sia una tendenza diffusa in tutto il mondo, e non solo in India. Un rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti recentemente ipotizzato che il tasso di mortalità del Covid, a livello globale, potrebbe essere due o tre volte superiore a quello riportato dai conteggi ufficiali. In India il problema è accentuato per cause logistiche e culturali oltre che per gli effetti della variante e dell'ultima ondata di contagi che si è abbattuta nel Paese. Gli ospedali sopraffatti e i tanti morti nelle zone rurali, in molti casi omessi, sono solo alcuni dei fattori che fanno ritenere come i dati del sistema sanitario indiano non corrispondano alla realtà, ma ne siano al contrario ben lontani.

129 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views