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India, violentata in un furgone con una sbarra di ferro: madre di 2 figli muore tra atroci sofferenze

I fatti sono avvenuti a Mumbai, la vittima è una donna di 34 anni, aveva due figli. Arrestato Mohan Chauhan, un autista 45enne. Per molte caratteristiche, questa nuova aggressione mortale ricorda quella di Nirbhaya, la studentessa di New Delhi morta nel dicembre del 2012 a seguito di uno stupro di gruppo su un autobus.
A cura di Biagio Chiariello
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Un uomo è stato arrestato ieri a Mumbai, in India, con l'accusa di avere aggredito, stuprato e torturato selvaggiamente una donna di 34 anni, morta poche ore dopo, in ospedale, per le gravissime ferite riportate. La conferma arriva dal Commissario di Polizia Hemant Nagrale, riferendo che l'arresto di Mohan Chauhan, un autista di 45 anni, è stato reso possibile grazie alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza di un vicino parcheggio. Stando a quanto ricostruito, la vittima sarebbe stata stata violentata e aggredita con un'asta di ferro, secondo l'affiliato della CNN News-18, che ha citato un funzionario locale. La donna è stata ricoverata al Rajawadi Hospital e inizialmente sembrava rispondere bene alle cure, ma è morta sabato per le ferite rivelatesi troppo gravi, ha detto Nagrale.

La violenza in India

L'ennesimo, agghiacciante episodio di violenza sulle donne in India si è verificato nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 settembre, con la vittima, madre di due figli, chiusa in un furgone, dove l'uomo l'ha stuprata e ripetutamente torturata con una sbarra di ferro e con un coltello. Balwant Deshmukh, ispettore di polizia presso la stazione di polizia di Sakinaka, ha detto alla CNN che la vittima e il presunto autore della violenza erano entrambi senzatetto. Se giudicato colpevole, il sospettato rischia la pena di morte.

Simile alla violenza di Nirbhaya

Per molte caratteristiche, questa nuova aggressione mortale ricorda quella di Nirbhaya, la studentessa di New Delhi morta nel dicembre del 2012 a seguito di uno stupro di gruppo su un autobus. L'attivista anti-violenza e per i diritti delle donne Yogita Bhayana ha affermato che il caso di venerdì a Mumbai ha "scosso ancora una volta la nazione" perché "incredibilmente simile" con quella terribile vicenda. Jyoti Singh per tutti ‘Nirbhaya' – uno pseudonimo dato alla vittima, che significa "senza paura" – fu stuprata e torturata con sbarre di ferro, secondo i documenti del tribunale. Morì due settimane dopo l'attacco in un ospedale di Singapore. I suoi quattro aguzzini sono stati condannati all'impiccagione.

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