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Incidente aereo in India, cos’è successo: la dinamica dello schianto, i 242 passeggeri e i punti da chiarire

L’aereo Air India AI171, un Boeing 787 Dreamliner partito da Ahmedabad e diretto a Londra con a bordo 242 persone, ha perso quota repentinamente subito dopo il decollo schiantandosi su un ostello. Un solo sopravvissuto ma oltre 250 morti. La ricostruzione dell’incidente e i punti da chiarire del disastro aereo in India.
A cura di Antonio Palma
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Erano circa le 13:40 di giovedì ora locale in India, poco dopo le 10 in Italia, quando l'aereo della Air India AI171, un Boeing  787 Dreamliner partito da Ahmedabad e diretto a Londra con a bordo 242 persone, ha perso quota repentinamente subito dopo il decollo schiantandosi su un'area residenziale e impattando su un ostello che ospita i medici del locale ospedale sprigionando una enorme palla di fuoco come si vede in diversi video. Dopo aver riferito che non vi erano superstiti a bordo, le autorità hanno confermato che un uomo invece è sopravvissuto:  è stato trovato in ospedale dove era stato scompagnato dopo essere uscito da solo nei primi attimi dopo lo schianto.

Cos'è successo volo Air India AI171, la ricostruzione dell'incidente

L'aereo, un Boeing 787 Dreamliner  con a bordo 242 persone, tra cui 230 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio, era appena partito dall'aeroporto di  Ahmedabad, nel Gujarat, verso lo scalo di Gatwik a Londra ma, per motivi ancora tutti da chiarire, non ha mai preso quota schiantandosi pochissimi minuti dopo nell'area di Meghani, innescando un vasto incendio intensificato dall'elevato carico di carburante dell'aereo. Nei video registrati dai residenti della zona, che si erano accorti dell'anomalia del grosso velivolo a bassa quota, si vede l'aereo che è evidentemente non ha spinta nei motori, perde quota repentinamente prima di schiantarsi.

Da quanto rilevato dai dati di FlightRadar24, l’aereo ha raggiunto una quota massima di circa 400 metri per poi iniziare a scendere. Dalle prime notizie, i due piloti avrebbero lanciato l'allarme pochi attimi prima tentando di tenere il muso in alto ma l'aereo si è schiantato di piatto sull'edificio uccidendo anche molte persone che si trovavo all'interno. "Trenta secondi dopo il decollo, c'è stato un forte rumore, poi l'aereo si è schiantato" ha raccontato l'unico superstite. Per capire cosa è successo, però, sarà necessario analizzare le scatole nere.

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Un solo superstite tra i passeggeri, era seduto nel posto 11A del volo Air India

Sul volo Air India AI171 infatti c'è solo un superstite, il 40enne Vishwash Kumar Ramesh, cittadino britannico di origini indiane che era seduto nel posto 11A. L'uomo ricoverato in ospedale con ferite non mortali non ha saputo dire esattamente come sia riuscito a uscire ma probabilmente è stato sbalzato fuori dalla porta di emergenza pochi attimi prima dell'enorme palla di fuoco che ha avvolto il Boeing 787. "C'erano tutti corpi intorno a me. Ero spaventato. Mi sono alzato e sono corso via" ha raccontato l'uomo.

Il bilancio delle vittime è comunque gravissimo. Almeno 265 corpi sono stati trasportati all'obitorio del'Ospedale Civile di Ahmedabad, secondo le autorità locali. Tra i morti del disastro aereo dunque ci sarebbero anche alcune  persone che erano nell'edificio sul quale è caduto il velivolo. Almeno 50 studenti di medicina feriti inoltre sono ricoverati in ospedale dopo che l'aereo si è schiantato contro il dormitorio. La maggior parte delle vittime è carbonizzata e non è possibile un riconoscimento veloce. Le identificazioni avverranno attraverso i test del DNA. A bordo del volo c'erano 169 cittadini indiani, 53 britannici, sette portoghesi e un canadese. Tra loro l’ex primo ministro del Gujarat, Vijay Rupani, una coppia britannica fondatrice di una pagina sul benessere e gli studenti di medicina del dormitorio.

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La pista, il carrello e punti da chiarire dell'incidente aereo in India

Sull'incidente aereo Air India ad Ahmedabad, l'Aircraft Accident Investigation Bureau indiano, l'autorità dell'aviazione civile,  ha avviato un'indagine formale. Inoltre il Governo locale ha istituito un comitato di alto livello composto da esperti di diverse discipline per esaminare la questione in dettaglio. Anche il Presidente e CEO di Boeing, Kelly Ortberg, ha annunciato di aver parlato con il Presidente di Air India e che un team specializzato di Boeing è pronto a supportare le indagini condotte dall'Aircraft Accident Investigation Bureau (AAIB) indiano.

In attesa di analizzare le scatole nere recuperate sul  luogo dell'incidente, gli esperti di aviazione si interrogano su quanto accaduto e sui tanti dubbi da chiarire. Uno riguarda il "mistero" del carrello rimasto fuori dal velivolo, l'altro i flap delle ali che non sembrano essere nella normale posizione di decollo. Inoltre dai primi dati pare che l'aereo si decollato da metà pista, fatto che potrebbe aver impedito di raggiungere la velocità adeguata per guadagnare spinta e quindi quota. Al momento però si possono solo fare ipotesi rispetto alle cause del disastro, che vanno da un possibile guasto ai motori del Boeing 787 a eventuali errori compiuti dall'equipaggio.

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