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In Siria bombardato ospedale a Idlib, 23 morti tra cui molti bambini: “Raid russi”

I raid a Idlib, città nel nord ovest della Siria in mano ai ribelli islamisti di Al-Nusra. Gli attivisti locali accusato i russi ma Mosca smentisce.
A cura di Antonio Palma
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Non si ferma la scia di sangue in Siria che purtroppo ancora una volta vede tra le vittime popolazione civile e bambini. Nel Paese, ormai devastato da anni di guerra civile, infatti un nuovo bombardamento aereo ha preso di mira un altro ospedale civile dove erano ricoverate decine di persone tra cui molti bambini, facendo una strage. Il raid aereo è avvenuto nella città di Idlib, centro della Siria nord-occidentale in mano ai ribelli islamisti di Al-Nusra, movimento affiliato ad al-Qaida e uno dei gruppi che da anni si contendono il territorio sottratto al regime di Bashar al Assad. Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, l'organizzazione siriana con sede a Londra, il raid farebbe parte proprio dell'offensiva delle truppe governative contro la città e in particolare sarebbe stato portato a termine dall'aviazione militare russa  che sta sostenendo l'avanzata di Assad.

Secondo l'osservatorio, lunedì la città di Idlib è stata colpita da almeno sette bombardamenti aerei portati a termine dai caccia russi e uno di questi ha colpito “l’ospedale pubblico”. Per le stesse fonti nel raid sono rimaste uccise 23 persone tra cui tra cui donne e 7 bambini. Secondo gli attivisti, i bilancio delle vittime dei raid di Mosca salirebbe così a circa 2100 civili da fine settembre a oggi. Tra questi, oltre 300 donne e ben 500 bambini. Del resto questo non sarebbe il primo caso di ospedale bersaglio dei raid aerei nel Paese in guerra. Aleppo è stata una delle zone più bersagliate in questo senso tanto da non avere più nemmeno un pediatra.

Mosca dal suo canto ha sempre negato ogni addebito e anche oggi ha smentito di aver condotto operazioni su Idlib. "L’aviazione russa non ha svolto alcuna missione bellica nella provincia di Idlib, tantomeno raid aerei. Chiediamo di trattare più criticamente qualsiasi storia terribile del tandem britannico rappresentato dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria e dall’agenzia Reuters" sostiene in un comunicato il ministero della Difesa russo.

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