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Il premio Nobel per la Pace Ales Bialiatski è stato condannato a 10 anni di carcere in Bielorussia

Il premio Nobel per la Pace 2022 e attivista Ales Bialiatski è stato condannato a 10 anni di carcere in Bielorussia con le accuse di contrabbando e finanziamento di “attività che violano gravemente l’ordine pubblico”.
A cura di Davide Falcioni
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La Bielorussia ha condannato a 10 anni di reclusione il premio Nobel per la Pace 2022 e attivista Ales Bialiatski: lo rende noto il centro per i diritti umani da lui fondato Viasna, che in un comunicato ha dichiarato che il 60enne è stato condannato per contrabbando e finanziamento di "attività che violano gravemente l'ordine pubblico". Insieme ad altri esponenti del centro per i diritti umani, Bialiatski è in carcere dal luglio di due anni fa. Il processo era cominciato a gennaio.

Svetlana Tikhanovskaya, leader dell'opposizione bielorussa, ha definito "una vergognosa ingiustizia" la condanna che un tribunale bielorusso ha inflitto a Bialiatski e ad altri attivisti per la difesa dei diritti umani: oltre a lui, infatti, la sentenza è stata emessa anche nei confronti di Valiantsin Stefanovic (condannato a 9 anni) e Uladzimir Labkovich (7 anni). "Dobbiamo fare di tutto per combattere questa vergognosa ingiustizia e liberarli", ha scritto Tikhanovsksya su Twitter.

Ales Bialiatski durante proteste in Bielorussia
Ales Bialiatski durante proteste in Bielorussia

Chi è Ales Bialiatski

Ales Bialiatski è stato uno dei promotori del movimento democratico emerso in Bielorussia a metà degli anni '80, ancora in epoca sovietica, e da allora non ha mai smesso di combattere per la promozione dei diritti civili del suo Pese. "Ha dedicato la sua vita alla promozione della democrazia e allo sviluppo pacifico nel suo Paese", ha infatti spiegato il comitato dei Nobel lo scorso ottobre conferendogli il premio.

Per il suo attivismo, Bialiatski è stato arrestato innumerevoli volte ed è attualmente ancora dietro le sbarre a seguito di un processo che le organizzazioni per i diritti umani definiscono una farsa. Per Amnesty International, ad esempio, il 60enne "è un prigioniero di coscienza storico il cui valore è riconosciuto a livello mondiale". L'uomo è detenuto in un Paese che ininterrottamente dal 1994 è governato da Aleksandr Lukashenko, soprannominato "l'ultimo dittatore d'Europa", personaggio vicino a Putin e accusato di gravi violazioni dei diritti umani. A Bialiatski è stato assegnato il Nobel per la Pace nel 2022 assieme all'ong russa per la difesa dei diritti umani Memorial e all'organizzazione ucraina Centro per le Libertà Civili. Bialiatski è il fondatore dell'ong Viasna, in prima fila nella difesa dei diritti umani in Bielorussia.

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