Giappone: 3 anni dopo il terremoto riabbracciano l’amato gattino

Ad oltre tre anni di distanza da quell'11 marzo 2011, giorno in cui il Giappone ha vissuto in prima persona la furia del terremoto più forte della propria storia, i Yamagishi sono di nuovo una famiglia. Kazuko, 64 anni, e suo marito, Takeo, 67, avevano ormai perso le speranze di ritrovare in vita Suika, il loro adorato gatto. Qualche giorno fa, però, è accaduto il miracolo: l'animale è stato ritrovato in una foresta poco lontano dalla sua vecchia casa di Ofunato, una delle città che lo tsunami non ha risparmiato tre anni fa, e, grazie al collare personalizzato, ha abbracciato nuovamente i suoi padroni.
I coniugi Yamagishi vivevano pacificamente con il loro gatto nero quando il terremoto colpì duramente la regione di Tohoku, finendo per separarli. A differenza della stragrande maggioranza delle case di Ofunato , quella di Takeo e Kazuko riuscì a sfuggire ai al disastro. Tuttavia all'indomani del dramma, la coppia aveva smarrito Suika. Dopo aver cercato per tre mesi, marito e moglie avevano abbandonato la speranza di trovare il micetto ancora in vita. Ma il 10 aprile di quest'anno, una coppia vede un gatto nero rannicchiato in una pineta a Rikuzentakata, altro comune della stessa prefettura devastato dalla combo sisma/tsunami. Lo porta in una struttura adibita all'assistenza degli animali, i soccorritori attendono per un mese che i padroni si facessero vivi. Ma i giorni passano senza che nessuno si faccia avanti. Così l'Ofunato Health Center decide di pubblicare la foto del gatto in un giornale locale. Proprio quando un dipendente del centro stava per stampare l'immagine del micio, si accorge che sul collare c'era scritto con l'inchiostro il nome Yamagishi, insieme ad un numero di telefono. E così, dopo oltre mille giorni, Suika è ritornato tra le braccia di Takeo e Kazuko.