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“Fidati di me, sono infermiera”, le rassicurazioni di Lucy Letby alla mamma di un neonato avvelenato

Secondo l’accusa, in quel momento Lucy Letby era impegnata proprio in uno degli episodi di cui è accusata ma sarebbe stata interrotta dall’intervento della mamma del neonato.
A cura di Antonio Palma
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"Fidati di me, sono un'infermiera"così Lucy Letby si era rivolta alla mamma di uno dei neonati colto da improvviso malore al Countess of Chester Hospital a causa di quello che solo successivamente verrà identificato come un tentativo di omicidio. La circostanza è emersa nel corso del processo a carico dell'infermiera, accusata di aver ucciso sette neonati e di aver tentato di uccidere altri 10 bambini iniettando loro  insulina, aria  o latte nel flusso sanguigno a poche ore dalla nascita

Secondo l'accusa, in quel momento Lucy Letby era impegnata proprio in uno degli episodi di cui è accusata ma sarebbe stata interrotta dall'intervento della mamma del neonato. I fatti risalgono al 15 agosto del 2015 quando la mamma del bambino era andata a trovarlo nell'unità neonatale dove lo aveva trovato sanguinante dalla bocca.

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"La donna in quel momento ha interrotto Lucy Letby che stava attaccando il bambino anche se in quel momento non se ne rendeva conto" ha dichiarato il procuratore Nick Johnson, che sostiene l'accusa. L'infermiera quindi avrebbe cercato di rassicurare la donna, spiegandole che doveva lasciarla fare, che avrebbe esaminato le condizioni del neonato e che avrebbe dovuto lasciare l'unità.

Il piccolo però non ce l'ha fatta ed è morto poche ore dopo a causa di una violenta emorragia. Secondo l'accusa, prove successive hanno dimostrato che l'imputata aveva cambiato i rapporti medici e le cartelle cliniche per coprire le sue tracce.

Non solo, secondo gli inquirenti, il giorno successivo Letby avrebbe usato l'insulina per tentare di uccidere il fratello gemello del piccolo che ha avuto una grave crisi ma è sopravvissuto. Le indagini hanno scoperto che a nessun bambino era stato prescritto il farmaco nel reparto, quindi non può trattarsi di un errore.

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L'infermiera poi avrebbe tentato di uccidere un altro bambino in tre diverse occasioni nel settembre 2015. Infine la donna avrebbe mostrato un "interesse molto insolito" per le famiglia dei bambini colpiti, cercandoli decine di volte sui social media dopo i decessi o i malori, incluso il giorno di Natale

Per l'accusa l'infermiera avrebbe iniziato iniettando aria e insulina nel sangue ai primi gemelli e avrebbe poi proseguito affinando la tecnica fino ad arrivare a iniettare aria e latte ai neonati attraverso il sondino nasogastrico.

L'infermiera è accusata di aver ucciso cinque neonati e due neonate e di aver tentato di uccidere altri cinque bimbi e cinque bimbe tra giugno 2015 e giugno 2016. La 32enne però nega ogni accusa.

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