Ergastolo alla donna che stuprò e uccise la 12enne Lola in Francia mettendola in valigia: “Chiedo perdono”

Ergastolo, e questa la sentenza di condanna per Dahbia Benkired emessa oggi dalla Corte d'Assise di Parigi al termine del processo per lo stupro e l'omicidio della piccola Lola, la dodicenne francese rapita dopo l’uscita di scuola, violentata e uccisa il 14 ottobre del 2022 prima di essere messa in una valigia e abbandonata sotto il palazzo dove risiedeva. "Sappiamo che questa decisione non vi restituirà Lola, ma speriamo che rappresenti un passo avanti nel vostro processo di ricostruzione", ha dichiarato ai parenti il presidente della Corte d'assise di Parigi condannando l'imputata all'ergastolo senza possibilità di libertà condizionale per i reati di omicidio, stupro e atti di tortura. In lacrime la madre e il fratello di Lola in prima fila indossando magliette bianche con un disegno della bambina e la scritta: "Sei stata il sole delle nostre vite, sarai la stella delle nostre notti".
L'omicida condannata: "Quello che ho fatto è orribile"
"Chiedo perdono. Quello che ho fatto è orribile" ha dichiarato l'imputata in aula nelle sue ultime parole poco prima del verdetto finale. Il tribunale però ha accolto le richieste avanzate oggi dal Procuratore Generale che sosteneva l'accusa. Il Pg aveva chiesto l'ergastolo senza possibilità di libertà vigilata dopo essere riuscito a portare in tribunale l'imputata dopo tre anni di battaglie legali sulle condizioni psicologiche della donna, all'epoca dei fatti 24enne. Secondo l'accusa, a muovere la donna oggi ventisettenne un'assurda vendetta contro la madre della minore, che le aveva negato l'ingresso nel palazzo in cui faceva da portinaia in cui risiedeva anche la sorella dell'imputata, ma anche l'impulso sessuale.
Nelle ultime dichiarazioni difensive, in Aula, l'avvocato della ventisettenne ha ribadito i precedenti traumi psicologici dell'imputata e sostenuto la mancanza di crudeltà nell'omicidio della dodicenne. "Dahbia Benkired è colpevole. È colpevole di stupro, è colpevole di omicidio ma non è colpevole di atti di tortura e barbarie. Non è colpevole della sua esistenza, non è colpevole dei traumi infantili che sono riemersi" ha dichiarato l' avvocato, aggiungendo rivolto alla Corte: "Se accettate questo, allora prenderete una decisione legale".
L'accusa: "Dahbia Benkired ancora estremamente pericolosa"
In precedenza, rivolgendosi alla stessa corte, il magistrato invece aveva detto: "Vi chiedo una sentenza certamente non dettata dall'odio, o da una pressione esterna che non ha motivo di esistere, ma dalla responsabilità di proteggere la società da una donna che sono intimamente convinto sia ancora estremamente pericolosa". "Il movente principale di questo crimine è l'impulso sessuale, la soddisfazione e il piacere dell'imputato", ha spiegato il procuratore generale i tribunale, sottolineando che esperti psichiatrici hanno dichiarato che Dahbia Benkired non soffriva di "alcuna patologia psichiatrica, ma piuttosto di gravi disturbi della personalità". Secondo l'accusa, l'imputata "godeva nel potere che si ha sugli altri" con elementi di "narcisismo e comportamenti antisociali".
"La violenza è avvenuta prima che Lola morisse", ha assicura il procuratore generale, aggiungendo che "questa è la vera definizione di tortura con 1 ora e 37 minuti in cui ha privato la bambina della sua femminilità e umanità. 1 ora e 37 minuti durante i quali Dahbia Benkired ha violentato, torturato, ucciso e nascosto il corpo di una bambina." l Procuratore infine ha ricordato che la scena del crimine è stata ripulita e che è stata usata candeggina per mascherare l'odore del crimine e il cadavere messo in valigia per farlo sparire.

L'omicidio della 12enne Lola in Francia
Secondo quanto emerso dalle indagini sul terribile delitto che sconvolse la Francia, dopo aver fermato la bambina sotto il palazzo, la costrinse con la forza a seguirla nell'appartamento. Qui la donna l'avrebbe violentata e seviziata più volte con delle forbici e un taglierino prima di ucciderla soffocandola con del nastro adesivo su bocca e naso. Infine mise il cadavere della ragazzina in una valigia andandosene in giro per la città prima di lasciare il bagaglio con il corpo sotto il palazzo dove infine fu rinvenuto da un senzatetto.
Nei giorni scorsi in aula, durante il processo, è stato mostrato anche un filmato in cui si vede Dahbia Benkired dopo il delitto trascinare una pesantissima valigia all'interno di un bar dove ha incontrato un suo conoscente, in quella valigia vi era il corpo di Lola. Nel filmato, si vede l'omicida completamente impassibile che discute col suo interlocutore come se nulla fosse. "Erano le 17 e lei se ne stava andando in giro con quella valigia, l'ha persino lasciata fuori da un bar ed è andata alla panetteria di fronte a comprare un croissant come se niente fosse" aveva raccontato all'epoca dei fatti un vicino. Secondo gli investigatori della polizia che si sono occupati del caso, la stessa freddezza era stata mostrata dalla donna subito dopo l'arresto davanti alla foto che gli agenti le mostravano del corpo seviziato della dodicenne.