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Emergenza Tsunami: anche Hawaii e Nord America si preparano al peggio

The United States’ National Weather Service (NOAA) ha emesso un allarme tsunami per le Hawaii e la costa del Nord America, che si estende dall’Alaska alla California.
A cura di Biagio Chiariello
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Il terremoto di magnitudo 8,8 della scala Richter che ha colpito il Giappone sembra solo l'inizio. Le Hawaii, in particolare, e le nazioni intorno all'Oceano Pacifico (Filippine, Indonesia, Taiwan, Papua Nuova Guinea, Australia, Nuova Zealanda, Fiji, Messico, Guatemala, El Salvador, Costa Rica, Nicaragua, Panama, Honduras, Cile, Ecuador, Colombia, Perù e  gli stessi Stati Uniti) si stanno preparando, dopo un allarme tsunami che è stato esteso a tutta la regione.

Nelle località turistiche delle Hawaii alle persone viene già chiesto di evitare le strade più vicine all'oceano e ai residenti dei vari resort di passare al piano superiore degli edifici in caso di possibile onde anomale. "Siamo consapevoli che su Oahu [dove si trova metà della popolazione delle Hawaii] ci sono 30.000 persone in aree non sicure a cui viene detto di spostarsi per mezzo miglio verso terra", ha detto il corrispondente di Sky News USA Robert Nisbet.

Dopo Tokio, dove la situazione dopo il terremoto è assolutamente caotica, i primi paesi ad essere colpiti dovrebbero essere Filippine e Indonesia intorno alle ore 19 ( le 12 in Italia). L'Indonesia ha fatto già i conti in passato con lo tsunami. Il 26 dicembre un onda altissima colpì l'ovest del paese provocando oltre 130 mila vittime.

The United States' National Weather Service (NOAA) ha emesso un allarme tsunami per le Hawaii e la costa del Nord America, che si estende dall'Alaska alla California. ‘E' stato generato uno tsunami che dovrebbe causare danni. Le persone nelle zone costiere dovrebbero spostarsi verso l'interno o su terreni più elevato,' fa sapere il NOAA. Tali avvisi riguardano le aree costiere degli stati americani delle Hawaii, Alaska, Washington, Oregon e California.

L'oceanografo  Simon Boxhall ha dichiarato: "Il fatto che un onda di 10 metri ha colpito il Giappone implica che ci sia la possibilità di un'altra onda che verso ovest attraversi il Pacifico.
L'onda si muove molto velocemente. Si muove nelle profondità dell'oceano a circa la velocità di un jumbo jet. Il vantaggio è che siamo stati messi allerta, spostandoci dall'epicentro", ha detto.

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