Dalla sabbia messaggio in bottiglia, le ultime lettere di due soldati della prima guerra mondiale: “Siamo felici”

"Una scoperta emozionante" così una coppia australiana ha descritto l'incredibile rinvenimento fatto mentre era su una spiaggia sulla costa sud occidentale dell'Australia. Dalla sabbia di fronte a loro è emersa un'antica bottiglia con all'interno due fogli scritti a mano e ripiegati che si sono rivelati essere le ultime lettere di due soldati in partenza per la prima guerra mondiale nel 1916.
A scrivere le due lettere due uomini appena partiti e all'inizio del loro viaggio per raggiungere i campi di battaglia della Francia durante il primo conflitto mondiale. Parole di chi non sapeva a cosa stesse andando incontro e alla carneficina che si sarebbe trovato davanti nel Vecchio Continente.
"Sta andando tutto a gonfie vele e noi siamo felici come matti. Il vostro amorevole figlio, Malcolm" si legge nella missiva scritta dal soldato Malcom Neville e indirizzata alla madre. Una felicità che purtroppo sarebbe durata poco. Il giovane non fece mai più ritorno in Australia ma fu ucciso alcuni mesi dopo in battaglia. L'altra missiva invece è indirizzata a chiunque la trovi ed era scritta da un altro soldato che viaggiava sullo stesso trasporto truppe, William Harley, che sopravvisse alla guerra e tornò a casa.

Di quelle due lettere, però, finora nessuno aveva più saputo nulla fino a quando nei giorni scorsi Deb Brown e la sua famiglia ha deciso di ripulire la remota spiaggia di Wharton Beach, vicino a Esperance.
"Facciamo molta pulizia sulle nostre spiagge e non ci fermiamo mai davanti a un pezzo di spazzatura. Quindi questa piccola bottiglia era lì in attesa di essere raccolta", ha detto la signora Brown all'Associated Press. Sebbene la carta fosse bagnata, entrambe le lettere erano ancora leggibili e per loro è nata una nuova avventura che li ha portati a rintracciare i parenti dei due soldati per consegnare loro i due messaggi.
La signora Brown ha rintracciato il pronipote del soldato Neville cercando online il nome del soldato e la città di provenienza, poiché nella nota c'era l'indirizzo di sua madre. Un po' più difficile è stato trovare invece la nipote del soldato Harley, rimasta sbalordita con gli altri parenti alla notizia della lettera ritrovata.

"Sembra davvero un miracolo e abbiamo davvero la sensazione che nostro nonno ci abbia teso una mano dalla tomba", ha detto la donna, aggiungendo: "Mi sono emozionata molto quando ho visto che l'altro giovane aveva una madre a cui scrivere e che quel messaggio nella bottiglia era per sua madre, mentre nostro nonno aveva perso la madre molto tempo prima, quindi lo scrive semplicemente a chi troverà la bottiglia".
Secondo gli esperti molto probabile che la bottiglia si è rimasta poco in mare ma che sia stata trascinata poco dopo sulla spiaggia e quindi sepolta sotto la sabbia dove è rimasta per oltre 100 anni.