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Cos’è la derussificazione dell’Ucraina: il Parlamento vota lo stop a libri e musica russi

Tre giorni fa il Parlamento ucraino ha votato due leggi che introdurranno severe restrizioni ai libri e alla musica russi.
A cura di Davide Falcioni
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Alla vigilia dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia era opinione comune, tra gli analisti internazionali, quella che i due Paesi fossero così legati dal punto di vista culturale che una guerra sarebbe stata un'ipotesi estremamente remota. Le cose poi sono andate diversamente: i carri armati russi il 24 febbraio hanno oltrepassato la frontiera con l'Ucraina ed ha avuto inizio un bagno di sangue che dura ormai da quasi quattro mesi. Quel legame culturale tra Kiev e Mosca si sta via via affievolendo e tre giorni fa il Parlamento ucraino ha votato due leggi che introdurranno severe restrizioni ai libri e alla musica russi.

Una norma, in particolare, vieterà la stampa di libri da parte dei cittadini russi, a meno che non rinuncino al passaporto russo e prendano la cittadinanza ucraina. Il divieto si applicherà solo a coloro che avevano la cittadinanza russa dopo il crollo del governo sovietico nel 1991. Il provvedimento inoltre vieta  l'importazione di libri stampati in Russia, Bielorussia e territori ucraino occupati per fini commerciali. Servirà anche un'autorizzazione speciale per l'importazione di libri in russo da qualsiasi altro Paese.

Un'altra legge vieterà la riproduzione di musica da parte dei cittadini russi sia sui mezzi di comunicazione che sui trasporti pubblici, aumentando anche le quote di discorsi in lingua ucraina e contenuti musicali nelle trasmissioni televisive e radiofoniche. I provvedimenti dovranno essere firmati dal presidente Volodymyr Zelenskiy, dopodiché entreranno ufficialmente in vigore. Entrambi hanno ricevuto un ampio sostegno da tutti i parlamentari, compresi coloro che erano stati tradizionalmente visti come filo-Cremlino dalla maggior parte dei media e della società civile ucraini. Il ministro della cultura ucraino, Oleksandr Tkachenko, si è detto “felice di accogliere” le nuove restrizioni. "Le leggi sono progettate per aiutare gli autori ucraini a condividere contenuti di qualità con il più ampio pubblico possibile; dopo l'invasione russa non accettiamo alcun prodotto creativo russo a livello fisico". L'Ucraina afferma che questo processo, precedentemente denominato "decomunizzazione" ma ora più spesso chiamato "derussificazione", è necessario per annullare secoli di politiche volte a schiacciare l'identità ucraina.

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