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In Germania 500mila tamponi a settimana: “Testiamo anche gli asintomatici”

Secondo il ministero della salute tedesco i test, e quindi la veloce individuazione dei positivi, è infatti una delle chiavi per mantenere il tasso di letalità del virus relativamente basso nel paese e bloccare prima possibile l’espansione dell’epidemia. La scorsa settimana nel paese sono stati eseguiti tra i 300mila e i 500mila tamponi.
A cura di Davide Falcioni
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A differenza dell'Italia, dove il cosiddetto tampone viene effettuato esclusivamente sui pazienti sintomatici, la Germania ha deciso di adottare una strategia molto diversa di contrasto al coronavirus: la scorsa settimana, infatti, sono stati eseguiti tra i 300mila e i 500mila test per scoprire quanti cittadini sono stati contagiati, una prova – ha dichiarato il ministro della Sanità tedesca, Jens Spahn – della forza del sistema sanitario. Secondo il virologo dell’ospedale Charité di Berlino, Christian Drosten, i test, e quindi la veloce individuazione dei positivi, è infatti una delle chiavi per mantenere il tasso di letalità del virus relativamente basso nel paese e bloccare prima possibile l'espansione dell'epidemia. “Abbiamo già molte persone contagiate in Germania e stiamo già piangendo molti morti, ma è solo la quiete prima della tempesta. Nessuno può dire con esattezza cosa accadrà nelle prossime settimane”, ha messo in guardia il ministro. “Abbiamo fatto tra i 300.000 e i 500.000 test in Germania la settimana scorsa – ha ricordato Spahn – forse il più alto numero di test di qualsiasi paese al mondo in assoluto e in termini relativi e tutto questo mostra la forza del nostro sistema sanitario anche su questo tema importante”, ha sottolineato.

Sul piano economico intanto dopo l’ok del Bundestag, anche il Bundesrat tedesco (il senato federale) ha approvato il pacchetto di aiuti per tutelare imprese e famiglie che verranno messe in difficoltà dall'emergenza Coronavirus. Il governo ha preparato uno stanziamento da 750 miliardi di euro, prevedendo un deficit da 156 miliardi per il 2020. Nel Paese, secondo i dati della Johns Hopkins University, si registrano oltre 47mila casi e più di 280 vittime. Per quanto riguarda gli aiuti economici tra Paesi dell’UE è intervenuto oggi, in un'intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas: “La solidarietà nell'Unione europea è l'imperativo del momento. La possiamo raggiungere anche con i mezzi esistenti, come quelli del bilancio della Commissione, della Banca Europea degli Investimenti e del Meccanismo Europeo di Stabilità, il Mes, con le sue enormi linee di credito non utilizzate per un ammontare di 410 miliardi di euro. Quello che conta è essere solidali nell'emergenza anche sul piano finanziario, aiutando dove c'è maggiore urgenza". "Questa pandemia – ha detto Maas – è una sfida mondiale. Non la supereremo con la modalità ‘ognuno per conto suo'. Adesso il motto deve essere: ‘Uno per tutti, tutti per uno'”.

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