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Covid 19

Coronavirus in Nigeria: focolaio a Kano, 5 milioni di abitanti. Ora l’Africa trema davvero

Da alcune settimane le autorità nigeriane hanno individuato un pericoloso focolaio di covid-19 nella città settentrionale di Kano, dove ufficialmente i casi sono 753 e i decessi 33 su una popolazione di circa 5 milioni di abitanti in cui da tempo si registra un incremento anomalo di morti. Imporre un lockdown nella megalopoli nigeriana appare però impossibile.
A cura di Davide Falcioni
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Con 5.959 casi positivi e 182 morti di coronavirus quella nigeriana potrebbe sembrare una situazione tutto sommato tranquilla, con il virus sotto controllo e nessuna reale emergenza sanitaria. Dietro questi numeri, tuttavia, potrebbe nascondersi una situazione ben peggiore: da alcune settimane, infatti, le autorità nigeriane hanno individuato un pericolosissimo focolaio nella città settentrionale di Kano, dove ufficialmente i casi sono 753 e i decessi 33 su una popolazione di circa 5 milioni di abitanti in cui da tempo si registra un incremento anomalo di morti inizialmente attribuito a cause non legate al covid 19 come ipertensione, diabete, meningite e malaria.

Forti di questa convinzione le autorità locali avevano effettuato pochi test e imposto pochissime misure di distanziamento fisico. Le conseguenze, pur in assenza di dati ufficiali, potrebbero essere state disastrose; secondo un medico intervistato dal New York Times “di coronavirus muoiono migliaia di persone, e non penso di star esagerando. Molte persone muoiono senza fare il test o senza nemmeno andare in ospedale”. Inoltre non aiuta il fatto che molte persone siano convinte che il coronavirus sia una bufala dato che la maggior parte delle comunicazioni pubbliche sono in inglese, una lingua che molti non parlano.

A preoccupare maggiormente ora però sono le condizioni in cui la malattia potrebbe propagarsi. Kano è infatti una megalopoli africana in cui la popolazione stimata è di 5 milioni di persone, il reddito medio inferiore a due dollari al giorno e le condizioni igieniche al limite. Gli ospedali anche in tempi "di pace" non dispongono di adeguate forniture né di medicinali e i dispositivi di protezione individuali sono stati distribuiti a medici e infermieri con il contagocce. Come se non bastasse in Nigeria è appena cominciata la stagione più calda e propizia al propagarsi di altre gravi malattie, come colera, tifo, meningite e morbillo.

Insomma, quella nigeriana è una situazione esplosiva e il coronavirus ha attecchito in una delle città più grandi del paese in cui far rispettare il lockdown sarà assolutamente impossibile: la densità abitativa, gli intensi scambi commerciali nei mercati di strada e l'affollamento di molte aree rischiano di avere conseguenze drammatiche: a ciò si aggiunga il ramadan, con decine di migliaia di fedeli che continuano a frequentare le moschee ogni giorno. Il covid-19, che a lungo sembrava aver risparmiato la Nigeria, potrebbe causare anche qui decine di migliaia di vittime.

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