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Covid 19

I morti di Coronavirus sono 811 e superano quelli della Sars. I contagi raggiungono quota 35mila

Cresce il bilancio delle vittime del Coronavirus di Wuhan: i morti sono più di 811, più di quelli della Sars in tutto il mondo, mentre i contagiati sono 35mila. Deceduto un 60enne americano. Domenica mattina rientrano altri 8 italiani dalla città-focolaio dell’epidemia, tranne Niccolò, il 17enne già bloccato una volta, perché è ancora febbricitante. Il ministro Speranza sullo stop ai voli da e per la Cina: “Non cambia nulla”.
A cura di Ida Artiaco
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Il Coronavirus continua a fare morti. Secondo l'ultimo bollettino disponibile, le vittime dell'epidemia partita dalla città cinese di Wuhan sono salite a 811, 81 solo nelle ultime 24 ore, superando il numero di quella della Sars in tutto il mondo tra il 2002 e il 2003. Tra di loro anche un cittadino americano, il primo fuori dall'epicentro dell'emergenza, a cui era stata diagnosticata la polmonite nei giorni scorsi: "Possiamo confermare che un cittadino americano di 60 anni, dichiarato positivo al Coronavirus, è morto in un ospedale di Wuhan, in Cina, il 6 febbraio", ha detto una portavoce dell'ambasciata statunitense a Pechino. I contagiati hanno sfondato quota 35mila, di cui 35 confermati in Europa. È la Francia al momento il Paese più colpito dell'Ue con 11 casi conclamati, di cui uno in condizioni critiche, mentre in Italia i soggetti risultati positivi al virus restano tre, la coppia di turisti cinesi e il 29enne che era tornato da Wuhan a bordo dell'aereo militare messo a disposizione dalla Farnesina, che aveva riportato a casa 56 connazionali.

Coronavirus, altri 6 contagi sulla Diamond Princess

Restano intanto in quarantena i passeggeri della nave da crociera Diamond Princess, ancora attraccata nel porto di Yokohama, in Giappone: sono 6 i nuovi casi di coronavirus rilevati. I contagi, riportano i media nipponici, sono così saliti a 70. A bordo ci sono ancora quasi 3.700 persone, tra cui 35 italiani, di cui 25 membri dell'equipaggio, incluso il comandante Gennaro Arma. I passeggeri postano sui social media gli annunci del comandante sull'isolamento.

Otto italiani rientrano da Wuhan, fermato ancora il 17enne: "Ha la febbre"

Intanto, prosegue il rimpatrio dei cittadini stranieri da Wuhan, città-focolaio dell'epidemia da Coronavirus 2019-nCoV. Questa mattina, domenica 9 febbraio, altri 8 italiani sono attesi a Roma, dove arriveranno dopo essere stati prelevati alla base Raf di Brizenorton, in Gran Bretagna, da un secondo aereo italiano, per essere quindi sottoposti alla quarantena all'ospedale militare del Celio. Nuovo stop, invece, per Niccolò, il 17enne di Grado che, rimasto bloccato a Wuhan, non era potuto tornare in Italia il 2 febbraio assieme al primo gruppo di rimpatriati perché era febbricitante. Sottoposto ai controlli, è poi risultato negativo al virus ma nelle ultime ore aveva manifestato di nuovo febbre.​​​​​​ "Purtroppo Niccolò, il ragazzo italiano di 17 anni che si trova a Wuhan, in Cina – ha scritto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, su Facebook – oggi ha registrato ancora un po' di febbre e, malgrado sia risultato negativo ai test del coronavirus per già due volte, non è potuto rientrare in Italia. Ho appena sentito la sua famiglia al telefono per rassicurarla del fatto che gli sarà dato tutto il supporto necessario. Ho sentito persone forti che chiedono solo di riabbracciare il proprio figlio. Al nostro ambasciatore a Pechino ho detto di assistere Niccolò e di dargli tutto l'aiuto di cui ha bisogno. In queste ore faremo ogni sforzo per riportare a casa Niccolò il prima possibile. Grazie a tutte le persone che stanno lavorando h24 per garantire ogni italiano all'estero e in patria".

Emergenza Coronavirus, Speranza: "Su stop voli Cina nulla cambia"

Sullo stop ai voli per e dalla Cina la linea non cambia, le relazioni diplomatiche sono rilevanti e le questioni economiche fondamentali, ma il diritto alla salute è più importante ancora. Lo ha sottolineato il ministro della Salute Roberto Speranza, intervistato dal Corriere della Sera, il quale aggiunto che la decisione è stata presa "nella massima condivisione", perché "c'è piena unità nel governo", e le scelte sono orientate da tecnici e scienziati. "L'allarmismo è sbagliato ma si deve tenere una soglia di attenzione molto alta", ha concluso. Intanto dall'ospedale Spallanzani di Roma è arrivata nella tarda serata di ieri una buona notizia: i test su una donna, che si trovava in isolamento presso la città militare della Cecchignola insieme ad altri italiani rimpatriati da Wuhan che nel primo pomeriggio era stata trasferita all’Istituto Nazionale Malattie Infettive, hanno dato esito negativo. Dunque, è scongiurato il secondo contagio per un cittadino italiano. Il 29enne contagiato mentre si trovava in Cina per una vacanza con la fidanzata, invece, resta ricoverato ma le sue condizioni sono buone.

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