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Con una battuta paragona i militari ai cani, multa da 2 milioni di euro per il comico cinese

La battuta dell’artista in realtà non aveva al centro i militari ma si limitava a paragonare il comportamento dei cani del comico alla condotta militare ma questo ha infastidito le autorità di Pechino.
A cura di Antonio Palma
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Una battuta sui militari paragonati ai cani è bastata perché le autorità cinesi punissero una compagnia comica e un comico con una multa pesantissima da quasi 15 milioni di yuan, circa 2 milioni di euro. Le autorità di Pechino infatti hanno stabilito che la battuta del comico Li Haoshi ha "umiliato l'esercito popolare", così come viene chiamato l'esercito cinese.

La battuta dell'artista in realtà non aveva al centro i militari ma si limitava a paragonare il comportamento dei cani del comico alla condotta militare ma questo ha infastidito le autorità di regolamentazione culturale e turistica della città di Pechino che hanno condannato il comico e la società per cui lavorava. Quest'ultima non ha neanche tentato di replicare e anzi, dopo aver accettato la sanzione, ha rescisso il contratto del comico.

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Lo stesso artista si è scusato con i suoi follower su Weibo, dichiarando: "Sono profondamente dispiaciuto. Mi assumerò le mie responsabilità, interromperò tutte le attività e rifletterò profondamente".

La battuta considerata offensiva era stata fatta sabato durante un'esibizione a Pechino. Il comico parlava al pubblico di due cani che aveva adottato e che stavano inseguendo uno scoiattolo. "Altri cani che vedi ti farebbero pensare che sono adorabili. Questi due cani mi hanno solo ricordato… ‘Combatti per vincere, tieni una condotta esemplare", ha dichiarato il comico. Il problema è che la frase fa riferimento allo slogan che il presidente cinese Xi ha coniato per l'esercito del Paese asiatico.

La frase ha scatenato anche le risate del pubblico ma i guai sono arrivati quando un video della scena è stato pubblicato sui social cinesi da parte dello stesso pubblico e qualcuno ha iniziato a lamentarsi segnando il caso alle autorità.

Come rivelato dall'agenzia cinese Xinhua, le autorità di Pechino hanno dichiarato di aver avviato un'indagine martedì e poco dopo sono arrivati a sanzionare la società e il comico sospendendo la compagnia comica a tempo indeterminato dalle esibizioni nella capitale cinese.

"Non permetteremo mai a nessuna azienda o individuo di utilizzare la capitale cinese come palcoscenico per calunniare arbitrariamente la gloriosa immagine dell'Esercito popolare di liberazione", ha affermato l'Ufficio del Ministero della cultura e del turismo cinese.

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