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“Con un solo morso il mio braccio era finito”. Lotta e sopravvive contro un orso in Giappone

Durante un allenamento nei boschi di Myoko, in Giappone, il runner neozelandese Billy Halloran è stato aggredito da un orso nero asiatico. Ferito gravemente a braccio e gamba, ha subito tre interventi, ma è sopravvissuto. “Voglio tornare a correre. La natura va rispettata, non temuta”, ha detto alla CNN.
A cura di Biagio Chiariello
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Billy Halloran dopo l’aggressione
Billy Halloran dopo l’aggressione

Una corsa all’alba tra i boschi di Myoko, in Giappone, che si trasforma in un incubo. Il 32enne Billy Halloran, runner originario di Auckland, in Nuova Zelanda, conosceva ogni sentiero di quella foresta. Ci si allenava spesso, correndo per ore tra alberi e ruscelli, in uno scenario che per lui significava libertà. Ma due settimane fa quella stessa libertà ha rischiato di costargli la vita.

Era una mattina d’inizio ottobre quando, all’improvviso, tra i cespugli a pochi metri dal sentiero, ha scorto due sagome nere. Due orsi neri asiatici lo stavano fissando, immobili. “Appena li ho visti ho capito che ero nei guai”, ha raccontato in un’intervista alla CNN dal letto d’ospedale. In Giappone, gli attacchi di orsi sono in forte aumento: oltre cento feriti e sette morti solo nel 2024, il bilancio più alto degli ultimi vent’anni.

Halloran ha cercato di mantenere la calma. Ha arretrato lentamente, come si deve fare in questi casi, ma uno degli animali ha iniziato ad avanzare. Si trattava di un esemplare adulto, alto quasi come lui, sui settanta chili. “Non potevo correre — avrebbe solo scatenato il suo istinto predatorio — così ho provato a spaventarlo urlando.” Ma l’orso non si è fermato: si è alzato sulle zampe posteriori e si è lanciato su di lui.

“Ho alzato il braccio per proteggermi il viso, ma mi ha morso e mi ha scaraventato a terra”, ha ricordato. “Con un solo morso, il mio braccio era finito.” Poi l’animale lo ha graffiato e colpito anche alla gamba prima di allontanarsi. Nonostante il dolore e lo shock, Halloran è riuscito a rialzarsi e a mantenere per qualche secondo il contatto visivo con l’orso, che per sua fortuna si è dileguato nel bosco.

Temendo che potesse tornare, Halloran ha chiamato la moglie e, con il braccio fratturato e la gamba sanguinante, ha corso per circa un chilometro fino al punto in cui lei poteva raggiungerlo. “Non ricordo il dolore, solo l’adrenalina”, ha detto. La donna lo ha trovato cosciente ma in condizioni gravissime. L’ambulanza lo ha portato d’urgenza in ospedale, dove i medici hanno scoperto la reale entità delle ferite: una parte dell’osso era stata strappata via dal morso.

Halloran ha subito tre interventi chirurgici, tra cui un innesto osseo prelevato dall’anca e l’applicazione di placche metalliche al braccio. Dopo due settimane di ricovero, spera di poter tornare a casa entro la fine del mese. “Il recupero sarà lungo, ma tornerò a correre. Non sarà come prima, ma ci proverò”, ha raccontato con un sorriso.

Billy Halloran nel letto d’ospedale dopo l’aggressione
Billy Halloran nel letto d’ospedale dopo l’aggressione

Le ferite fisiche guariranno col tempo, ma quelle psicologiche richiederanno più coraggio. “È come chi viene attaccato da uno squalo e deve trovare la forza di tornare in mare”, ha spiegato. Tuttavia, nonostante la paura, Halloran è determinato a non farsi vincere dal trauma. A sostenerlo è la comunità dei runner di Myoko, che gli è rimasta accanto in ogni momento della convalescenza. “Mi considero fortunato — ha detto — perché altri non ce l’hanno fatta.”

Negli ultimi mesi, gli orsi si sono fatti sempre più audaci in Giappone: alcuni sono entrati nei supermercati, altri si sono avvicinati a scuole e abitazioni. Gli esperti spiegano che il cambiamento climatico sta riducendo la disponibilità di cibo nei boschi, spingendo gli animali verso i centri abitati. Il governo giapponese ha annunciato un piano straordinario per contenere la popolazione di orsi e aumentare la sorveglianza nelle aree rurali.

Halloran, intanto, guarda al futuro con prudenza ma anche con gratitudine. “Sarò più cauto, porterò con me uno spray anti-orso e cercherò di evitare le zone più isolate,” ha detto. Il suo sogno, una volta guarito, è tornare a correre tra gli alberi che tanto ama. “È lì che ritroverò me stesso,” ha confidato.

Con l’inverno alle porte, immagina già il momento in cui potrà tornare sulla neve, magari con la tavola da snowboard, lasciandosi alle spalle la paura. “La natura è meravigliosa. Ma bisogna rispettarla. Non puoi controllarla, puoi solo imparare a conviverci" ha ammesso.

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