Clamoroso furto al museo di Olimpia: ad Atene non c’è pace neanche per la cultura

Le conseguenze dei provvedimenti d'austerità in Grecia, non si ripercuotono solo nelle violente proteste per le strade di Atene. Ad essere toccata dalla profonda crisi è anche la cultura. Ieri, infatti, è stato messo a segno un clamoroso furto nel museo di Olimpia: oltre 60 reperti archeologici in ceramica e bronzo sono stati rubati. Si tratta di pezzi che, secondo il sindaco di Olimpia, Thymios Kotzias, hanno un valore “inestimabile”. Il colpo è avvenuto intorno alle 7:30, opera di due uomini col volto coperto e a mano armata che, dopo aver disattivato l’allarme e immobilizzato l’unica guardia di sicurezza presente, una donna, che stava in quel momento cominciando il proprio turno, si sono impadroniti dell'antico bottino.
IL MINISTRO DELLA CULTURA SI DIMETTE. A riferirlo sono stati i media greci, secondo cui il ministro della Cultura Pavlos Geroulanos ha immediatamente rassegnato le proprie dimissioni al premier Lucas Papademos. La decisione di Geroulanos non è da attribuire unicamente a questo furto. Basti pensare, che il colpo di ieri mattina segue di qualche mese quello nella Pinacoteca Nazionale di Atene, sottraendo opere di valore inestimabile, tra cui una tela di Pablo Picasso, un quadro dell’olandese Piet Mondrian e un disegno del XVII secolo dell’artista italiano Guglielmo Caccia. Ma le dimissioni del Ministro vanno lette anche nei tagli del personale che sono stati perpetuati ai musei greci negli ultimi due anni. Un ulteriore segnale del contraccolpo della recessione economica in Grecia, che peraltro riapre l'accesa polemica, a proposito della restituzione dei fregi del Partenone esposti al British Museum di Londra, con quest'ultima che adduce tra l'altro i problemi di sicurezza.