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Buthan, il piccolo regno con un solo decesso per Covid-19: come ha sconfitto l’epidemia

Il piccolo regno del Buthan ha aggirato la pandemia, registrando dal 2020 un solo decesso per Covid-19. Per capire come abbia fatto, nonostante la presenza di solo 300 medici, bisogna guardare alle misure di contenimento prese con largo anticipo. L’Oms aveva appena dichiarato l’epidemia di polmonite a Capodanno del 2019.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un solo morto nell'ospedale del Bhutan, il 7 gennaio 2021. Si tratta di un 34enne con preesistenti problemi a fegato e reni che subito viene ricoverato in ospedale e muore dopo aver contratto il Covid-19. La sua resta l'unica morte del piccolo regno dell'Asia Meridionale causata dal virus. L'unico dall'inizio dalla pandemia. La piccola nazione tra Tibet e India è rimasta quasi immune per tutto il 2020 con poche risorse a disposizione e un tracciamento efficace dei contatti.

La ricetta, secondo il The Atlantic che ne ha parlato, è semplice: leadership attenta alle necessità della popolazione, sussidi sufficienti e grande senso di comunità. Il piccolo regno conta 337 medici per una popolazione di 760mila abitanti, 3.000 operatori sanitari e un solo macchinario per processare i tamponi. Da una parte la frontiera con la Cina chiusa da decenni, dall'altro un confine con l'India, uno dei paesi maggiormente colpito dal Covid.  Le premesse insomma, non sembravano delle migliori, eppure la rapidità d'azione ha cambiato le cose. L'Oms segnalava il 31 dicembre 2019 l'epidemia di polmonite con causa ignota. Il Buthan ha iniziato subito a redigere il suo Piano nazionale di preparazione alla pandemia. Il 15 gennaio aveva iniziato lo screening legato a sintomi respiratori e misurazione della temperatura nei luoghi pubblici. In questo modo, il primo positivo è stato trovato in pochissimo tempo: un turista americano di 76 anni.

La comparsa di un primo caso ha fatto scattare il contact tracing rapido ed efficace per rintracciare le persone che aveva incontrato e metterle in quarantena in appena 6 ore e 18 minuti dalla conferma della diagnosi. Per il resto, le misure adottate sono state simili agli altri paesi del mondo: lockdown, quarantena obbligatoria per i cittadini che erano stati esposti al virus e isolamento per i positivi. Vietato anche l'ingresso ai turisti con chiusura di scuole, palestre e cinema. Le autorità hanno inoltre creato un registro per i cittadini più vulnerabili e un sistema di assistenza economica per chi non può lavorare.Circa 19 milioni di dollari a oltre 34mila cittadini.

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