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Bimbo autistico non riesce a stare fermo in aereo, tutti insieme lo coccolano e lo confortano

“Sono rimasta sopraffatta da tutta questa gentilezza, mi ha fatto venire voglia di piangere. Per la prima volta, le persone sono state molto comprensive e disponibili sull’autismo di Braysen. Tutto questo mi dà molto speranza per il futuro” ha scritto la mamma del piccolo Braysen, raccontando quanto avvenuto su un volo di linea in Usa.
A cura di Antonio Palma
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Prima si è liberato della cintura di sicurezza dicendo che voleva sedersi sul pavimento, poi ha iniziato ad urlare e scalciare colpendo anche un assistente di volo, infine ha preso di mira anche il posto di un altro passeggero in prima classe dove era stato trasferito. In tutto questo tempo nessuno ha mai pensato di sgridare il bimbo o la sua famiglia per quanto stava accadendo ma tutti, passeggeri ed equipaggio, al contrario hanno fatto di tutto per coccolarlo e confortarlo  per tutta la durata del volo. È la straordinaria  scena di fronte al quale si sono trovati i genitori del piccolo Braysen, un bambino di 4 anni affetto da autismo e in viaggio su un volo della United Airlines da San Diego a Houston, in Usa. A raccontare l'accaduto è stata a madre del bimbo, Lori Gabriel, stupita e felice di fronte a tanta inaspettata gentilezza e comprensione.

"Sono rimasta sopraffatta da tutta questa gentilezza, mi ha fatto venire voglia di piangere. Per la prima volta, le persone sono state molto comprensive e disponibili sull’autismo di Braysen. Tutto questo mi dà molto speranza per il futuro" ha scritto al donna su Facebook ricostruendo l'accaduto. "Braysen si era tolto la cintura di sicurezza poco prima del decollo, dicendo che voleva sedersi sul pavimento. Era impossibile trattenerlo: né io né suo padre Gabriel riuscivamo a tenerlo fermo. Quando siamo riusciti a rimetterlo a sedere, ha iniziato a scalciare, urlare e agitare le braccia" ha rivelato Lori Gabriel. Quando un’assistente di volo si è avvicinata per capire cosa accadeva e loro le hanno spiegato che il piccolo è autistico, l'equipaggio si è subito messo a disposizione.

Hanno lasciato che Braysen si sedesse in grembo alla madre per il decollo poi subito dopo gli hanno permesso di sedersi sul pavimento senza alcun problema. La stessa tranquillità l'hanno mostrata anche gli altri passeggeri senza lamentarsi minimamente per quanto stava accadendo. Anche quando il piccolo ha inavvertitamente preso a calci un’assistente  questa non si è lamentata e persino quando Braysen è stato spostato in prima classe e ha iniziato a calciare il posto di un uomo questo non lo ha sgridato ma ha iniziato a parlare con lui.

"Tutti in prima classe sono stati gentili con lui, chiedevano il suo nome, mostrandogli foto sui loro telefoni. Gli assistenti di volo continuavano a chiederci se avevamo bisogno di qualcosa, assicurandosi che tutti si prendessero cura di lui" ha arcontato anche il padre. Infine, prima di scendere, un’assistente ha abbracciato Braysen e gli ha consigliato un bigliettino in cui era scritto: "Tu e la tua famiglia siete amati e sostenuti. Non lasciare che nessuno ti faccia sentire un peso, ma solo una benedizione".

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