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Baton Rouge, il killer di agenti è un ex marine afroamericano. Obama: “Attacco codardo”

Gli spari a Baton Rouge, in Louisiana. Tre agenti sono stati uccisi e tre feriti. Il killer ha agito nel giorno del suo ventinovesimo compleanno.
A cura di Susanna Picone
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A pochi giorni dalla strage di Dallas la polizia è finita di nuovo nel mirino negli Stati Uniti. Tre agenti sono stati uccisi e altri tre feriti a Baton Rouge, in Louisiana, dove il 5 luglio scorso l’afroamericano Alton Sterling è stato ucciso dalle forze dell'ordine. La sparatoria è avvenuta a circa un chilometro di distanza dalla sede del Dipartimento di polizia della città, nei pressi di una stazione di servizio lungo la Airline Highway, all'altezza della Old Hammond Highway. Un sospetto è stato ucciso: si tratta di un afroamericano di 29 anni identificato come Gavin Eugene Long, di Kansas City, Missouri. È un ex marine che venne congedato dal Corpo con onore nel 2010 con il grado di sergente. Anche il killer dei cinque poliziotti di Dallas era un ex militare nero, Micah Johnson, riservista che aveva combattuto in Afghanistan. Il killer di Baton Rouge avrebbe agito contro la polizia, secondo quanto riportano i media Usa, nel giorno del suo compleanno: era nato infatti il 17 luglio 1987. Il sindaco della città, Kip Holden, ha parlato di una “imboscata” tesa alla polizia, ma l'indagine sull'esatta dinamica dell'accaduto è in corso. Diffuse le generalità di due delle vittime: si tratta di un afroamericano, Montrell Jackson, 32 anni, che era diventato da poco papà, e di un ex marine 41enne, Matthew Gerald, padre di tre bambini.

Obama condanna la violenza, Trump lo attacca – Il presidente americano Barack Obama ha descritto l'attacco contro la polizia a Baton Rouge come “codardo e riprovevole”. “Gli attacchi devono finire”, ha detto Obama assicurando che sarà fatta giustizia. “Non si conoscono ancora i reali motivi di questo attacco – le parole dalla Casa Bianca -, ma voglio essere chiaro: non vi è alcuna giustificazione per la violenza contro le forze dell'ordine. Nessuna. Questi attacchi sono opera di vigliacchi che parlano per conto di nessuno. Gli agenti a Baton Rouge, gli agenti a Dallas, erano nostri ragazzi americani, parte della nostra comunità, parte del nostro Paese, insieme alle persone che hanno amato e che hanno bisogno di loro, e che hanno bisogno di noi ora, tutti noi, al nostro meglio. Dobbiamo restare uniti e pregare con la gente di Baton Rouge, con gli agenti che sono stati feriti, e con le famiglie in lutto dei caduti. Tutti gli americani devono unirsi. Sono attacchi contro tutti noi”. Contro Obama si è scagliato il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump: “Siamo in lutto per gli agenti uccisi a Baton Rouge. Quanti ne dovranno morire per mancanza di leadership? Chiediamo ordine”, ha scritto il magnate di New York su Twitter.

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