Allergica alla frutta secca, si ritrova una torta alle noci sul menù a bordo di un volo di 10 ore

Per Josie North doveva essere solo un lungo viaggio di ritorno a casa. Dieci ore di volo da Los Angeles a Londra, qualche film, un po’ di riposo e la sicurezza di essere al riparo da ogni rischio. Ma per lei, affetta da una grave allergia alla frutta secca, quel volo si è presto trasformato in un incubo ad alta quota.
Tutto è cominciato con un gesto di cautela. Prima di partire, la ventottenne ha provato più volte a contattare l’assistenza clienti della Virgin Atlantic per segnalare la propria allergia. Non riuscendo a mettersi in contatto con nessuno, ha deciso di presentarsi in aeroporto con quattro ore di anticipo, determinata a parlare di persona con il personale di terra.
E le assicurazioni ricevute le sono sembrate tutto sommato abbastanza chiare: pur non potendo garantire l’assenza assoluta di tracce, a bordo non sarebbero stati serviti alimenti con ingredienti a base di noci. Una risposta che le ha restituito serenità e le aveva permesso di rilassarsi prima del lungo volo transatlantico.
Poi, al momento dell’imbarco, il primo segnale d’allarme. Un annuncio diffuso dagli altoparlanti ha affermato i passeggeri che a bordo si trovava una persona allergica alle arachidi. Attenzione: non alla frutta secca in generale, ma solo alle arachidi.
Josie ha immediatamente fatto notare l’errore, chiedendo al personale di correggere la comunicazione. Solo dopo qualche esitazione l’annuncio è stato rifatto, precisando che la sua allergia riguardava tutti i tipi di frutta secca.
Sembrava tutto risolto. Fino a quando, appena quindici minuti dopo il decollo, sfogliando il menù, Josie ha sentito lo stomaco stringersi: tra i dessert proposti compariva una torta al cioccolato con noci pecan.
"C’era la possibilità che potessi morire se così tante persone intorno a me avessero mangiato noci tutte insieme", ha raccontato a NeedToKnow. "Ho detto all’assistente di volo che quella torta non poteva essere servita. Era una situazione davvero spaventosa. Se mi avessero detto che a bordo sarebbero stati serviti prodotti con noci, non sarei mai salita sull’aereo".
L’assistente, però, le avrebbe risposto che Virgin Atlantic è una compagnia “senza arachidi”, ma non “senza noci”. Una distinzione che, per chi vive con un’allergia potenzialmente fatale, fa tutta la differenza del mondo.
Josie, visibilmente agitata, ha deciso di filmare il confronto e di pubblicarlo su TikTok. Nel video si sente la sua voce incrinata dire: "È pericolosissimo… è folle offrire un dessert del genere a bordo".

Il video ha rapidamente attirato l’attenzione del pubblico online, spingendo la compagnia ad avviare un’indagine interna e a scusarsi ufficialmente con la passeggera. Secondo il racconto di Josie, persino il comandante del volo sarebbe intervenuto nella discussione, ordinando di rimuovere la torta alle noci pecan dal menù e di sostituirla con alternative più sicure, come biscotti Oreo e KitKat.
"Capisco che non sia facile eliminare del tutto prodotti che potrebbero contenere tracce di frutta secca", ha spiegato Josie. "Ma includere deliberatamente un alimento con noci in un volo è pericoloso e inutile. La maggior parte delle persone può fare a meno di una noce per qualche ora. Perché rischiare la vita di qualcuno a diecimila metri d’altezza, dove non esiste alcun accesso a cure d’emergenza?".
Poi ha aggiunto con amarezza: "Un semplice brownie o un crumble di mele sarebbero stati più che sufficienti. E ci sono anche bambini che forse non sanno ancora di essere allergici: che senso ha offrire un allergene così comune?".
In una nota ufficiale, la compagnia ha dichiarato:
Ci scusiamo con la signora North per eventuali informazioni errate che potrebbe aver ricevuto prima del suo volo. È in corso un’indagine approfondita sull’accaduto. La salute e la sicurezza dei nostri clienti restano la nostra massima priorità.
Per i passeggeri con esigenze particolari, comprese le allergie, chiediamo di informare in anticipo il nostro team del Servizio Viaggi Accessibili. Raccomandiamo inoltre di prendere tutte le precauzioni necessarie, portando con sé alimenti personali e preparandosi all’eventualità di un’esposizione accidentale".
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla gestione delle allergie alimentari in volo. Nonostante le compagnie aeree abbiano introdotto misure di sicurezza e menù “nut-free”, la mancanza di linee guida uniformi continua a esporre i passeggeri allergici a rischi evitabili.
Per Josie, quell’esperienza resterà impressa come un promemoria di quanto un gesto apparentemente banale – una fetta di torta servita a bordo – possa trasformarsi, per chi vive con un’allergia grave, in una minaccia reale.