Aereo caduto: Patrick Sondenheimer, il capitano che ha tentato di salvare tutti

I retroscena sulla vita di Andreas Lubitz, il copilota 28enne che una settimana fa avrebbe deliberatamente fatto schiantare l'Airbus 320 della Germanwings, continuano ad occupare le pagine dei giornali ei servizi in tv. Eppure su quell’aereo c’era anche un uomo che ha tentato di trasformarsi in eroe per salvare la sua vita, insieme a quella di altre 148 persone a bordo del volo: il capitano Patrick Sondenheimer. Trentaquattro anni, sposato, padre di una bimba di 6 anni e di un bimbo di 3, prima di iniziare a lavorare nella compagnia low cost aveva pilotato aerei della Lufthansa e della Condor. Poi, lo scorso maggio, aveva scelto di passare in Germanwings. Una decisione presa in maniera consapevole, scrive anche il Corriere della Sera. Patrick infatti voleva stare più tempo possibile vicino alla famiglia e ai suoi figli", come ha spiegato al quotidiano britannico Independent Elke Bonn, la maestra dell’asilo cattolico frequentato dai suoi bimbi. Ed è sempre l’insegnante a dare qualche particolare in più sul capitano. Descrivendolo come una persona “espansiva, entusiasta ed efficiente, che trasmetteva allegria”.
Per il suo sforzo e il suo coraggio “merita la Medaglia d’onore”, dice ora la nonna Marianne, intervistata dal quotidiano Mirror. Anche la Cnn ha voluto ricordare Patrick Sondenheimer, facendo leva sul fatto che dal giorno dell’incidente il nome del comandante è stato quasi sempre oscurato dai media tedeschi, che lo indicano come Patrick S., un’abbreviazione anche per tutelare la famiglia in un momento doloroso. I familiari si sono anche recati sul luogo della tragedia, accolti dalle autorità francesi.