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Esplosione a Guastalla: una famiglia distrutta, gravi cinque feriti

La tragedia ieri causata da un’esplosione su un furgone rosticceria al mercato: sono morte tre donne appartenenti alla stessa famiglia, la più giovane aveva 28 anni. Undici i feriti, per cinque la prognosi è riservata.
A cura di Susanna Picone
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La tragedia ieri causata da un’esplosione su un furgone rosticceria al mercato: sono morte tre donne appartenenti alla stessa famiglia, la più giovane aveva 28 anni. Undici i feriti, per cinque la prognosi è riservata.

Le persone che ieri si trovavano nei pressi di Piazza Repubblica a Guastalla, nella provincia di Reggio Emilia, hanno parlato di un enorme boato, di uno scoppio che “sembrava un terremoto”. Ma non si trattava di un terremoto quanto dell’esplosione di un furgone rosticceria ambulante. Le fiamme l’hanno avvolto mentre era in corso il mercato. Tre donne sono morte carbonizzate, tre persone della stessa famiglia (madre di 50 anni, la figlia di 28 e la cognata di 44 anni). I loro corpi sono stati recuperati nel pomeriggio. E oltre alle tre vittime almeno altre 11 persone sono rimaste ferite. Cinque di queste restano in prognosi riservata. È quanto ha reso noto la Usl di Reggio Emilia: il ferito ricoverato al Centro Grandi Ustionati a Cesena ha una prognosi di 30 giorni, le 6 persone ricoverate a Parma sono in condizioni stabili (una in rianimazione in prognosi riservata, 4 al Centro Ustioni in prognosi riservata, una con prognosi di 30 giorni).

Tre giorni di lutto cittadino a Guastalla – Gli altri due feriti ricoverati all’ospedale di Guastalla sono stati dimessi mentre restano stazionari i due ricoverati a Reggio Emilia. Sul fronte delle indagini i carabinieri della Compagnia di Guastalla e del comando provinciale di Reggio Emilia stanno proseguendo a verbalizzare tutte le testimonianze al fine di ricostruire quanto accaduto. Il furgone rosticceria esploso è stato sottoposto a sequestro per gli accertamenti tecnici e per verificare le cause dell’esplosione. Il sindaco di Guastalla Giorgio Benaglia, nell’esprimere cordoglio per quanto accaduto, ha parlato della famiglia distrutta come di persone conosciute da tutti: “Era una tipica azienda familiare che non ha mai abbandonato questa attività”. Il sindaco ha proclamato tre giorni di lutto cittadino.

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