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Esodati: Fornero prepara il decreto per 65mila, ma i sindacati dicono no

Il Ministro del lavoro ha annunciato ai sindacati il decreto esodati solo per 65mila lavoratori, ma per Cgil, Cisl, Uil e Ugl non sono questi i numeri e minacciano nuove proteste.
A cura di Antonio Palma
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Esodati, Fornero ha pronto il decreto per 65mila, ma i sindacati dicono no

Il decreto per gli esodati è pronto, come aveva promesso qualche giorno fa il Ministro del lavoro, il Governo ha approntato il provvedimento per quelle persone escluse dal lavoro e dalla pensione a seguito delle varie riforme varate dall'Esecutivo Monti. A darne la conferma ufficiale la stessa Fornero in un incontro conclusivo con i sindacati dei lavoratori, Cgil, Cisl, Uil e Ugl, che però alla fine del vertice si sono dichiarati insoddisfatti.

Copertura temporale fino al 2013 – Le posizioni dei sindacati e del Ministro sul tema degli esodati, infatti, sono rimaste le stesse dall'inizio dei colloqui con il balletto di cifre che continua ad essere il principale nodo di scontro, con enormi differenze tra le due fonti. I sindacati parlano di almeno 300mila lavoratori interessati , ma per il momento il Governo conferma i suo dati raccolti dopo il tavolo tecnico e presenterà il decreto solo per 65mila lavoratori, con una copertura temporale limitata al 2012 e 2013. In pratica per ora vengono salvati quelli che dopo l'accordo con le aziende dovevano andare in pensione entro quest'anno o nel 2013, mentre resta tutto da stabilire per gli altri i cui termini scadono dal 2014 in avanti.

Fornero si assume la responsabilità del provvedimento – "Mi prendo tutta l'impopolarità di un provvedimento impopolare" ha detto chiaramente il Ministro Fornero, ricordando che per i fondi a disposizione del Governo questo era il massimo possibile che si potesse fare. L'Esecutivo, infatti, prosegue nell'obiettivo del pareggio di bilancio e anche per gli esodati "il vincolo risorse non può essere messo in discussione", ha chiarito Fornero ai sindacati, anche se in precedenza aveva parlato di "ritardo nell'attenzione ai più sofferenti e ai più deboli" ammettendo qualche sua responsabilità.

I sindacati minacciano battaglia – Il decreto sugli esodati così come è fatto ovviamente non piace ai sindacati confederali che minacciano battaglia proseguendo le iniziative di protesta avviate nel mese scorso. La leader della Cgil Susanna Camusso ha avvertito che "il decreto crea disparità" e che "ai lavoratori nelle stesse condizioni deve essere riconosciuto uno stesso diritto". Dello stesso parere anche il segretario confederale della Uil Domenico Proietti e quello dell'Ugl Centrella che parla di "iniquità totale". Raffaele Bonnani della Cisl chiede invece al Governo di impegnarsi con ogni mezzo per trovare le risorse necessarie a coprire tutti gli esodati per i prossimi anni.

Agli altri esodati si penserà dopo – L'invito dei sindacati è stato raccolto anche dalle forze politiche come Pd e Idv che hanno annunciato emendamenti di correzione al decreto esodati in Parlamento. Il Governo, però, prosegue per la sua strada e, come già aveva fatto in precedenza, il Ministro Fornero assicura che per gli altri esodati si penserà a soluzione future quando probabilmente saranno trovate altre fonti di finanziamento ad esempio dalla lotta all'evasione o dalla spending review.

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