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Esodati: Cgil, Cisl e Uil in piazza contro le cifre del Governo (VIDEO)

I sindacati confederali oggi in corteo a Roma per protestare contro la riforma delle pensioni e spingere il Governo ad agire sul fronte degli esodati.
A cura di Antonio Palma
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I sindacati confederali oggi in corteo a Roma per protestare contro la riforma delle pensioni e spingere il Governo ad agire sul fronte degli esodati.

Uno sciopero già programmato da alcune settimane quello che oggi coinvolgerà gli iscritti ai sindacati confederali, ma che assume tutt'altro aspetto all'indomani dell'annuncio del Ministro Fornero sulle stime dei lavoratori esodati. Quei calcoli compiuti dal tavolo tecnico composto dai dipartimenti interministeriali che non piacciono assolutamente ai sindacati che avevano programmato la protesta di oggi a Roma proprio contro la riforma delle pensioni del Govenro Monti e il nodo degli esodati.

Sciopero unitario contro le conseguenze della riforma delle pensioni – Il corteo di Cgil, Cisl e Uil con lo slogan "basta promesse per chi è rimasto senza lavoro, reddito e pensione" è partito questa mattina da Piazza della Repubblica, intorno alle dieci, e arriverà in piazza Santissimi Apostoli dove ci sarà il comizio dei tre leader sindacali Camusso, Bonanni e Angeletti. Le posizioni dei tre sul tema degli esodati sono ben chiare, si chiede al Governo di fare immediata marcia indietro e prendere in considerazione i migliaia di lavoratori esclusi dai conteggi e quindi fuori da ogni forma di ammortizzatore sociale.

Per i sindacati i conti sugli esodati sono sballati – Il problema è che per il Ministero del lavoro il conto, pari solo a 65mila esodati, si rifà ai lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione con le vecchie regole entro i prossimi 24 mesi, lasciando fuori dal computo migliaia di lavoratori. "I dati sono sballati" tagliano corto dalla Cgil ricordando che i calcoli del Ministero "si riferiscono ad una sola delle tipologie di lavoratori senza stipendio e senza pensione", e temono che in questo modo si nasconda "la vera entità del fenomeno esodati e in sostanza non si voglia risolvere il problema". Nel conteggio ad esempio mancano gli esodati delle poste e gli esodati dell'Alitalia ma anche tante piccole realtà aziendali dimenticate.

Cgil, Cisl e Uil chiedono al Governo di rispettare gli accordi – Lo sciopero di oggi serve proprio per premere sul Governo affinché prenda provvedimenti su alcune questioni sorte dopo il varo della riforma delle pensioni, oltre al problema degli esodati ad esempio anche quello delle ricongiunzioni onerose. Per il segretario della Cisl Raffaele Bonanni "il comportamento dell'esecutivo non è responsabile né rispettoso" e chiede di finirla con le promesse e di passare ai fatti. Sulle stime degli esodati anche il leader della Uil Luigi Angeletti ha parlato di "numeri buoni per il lotto" chiedendo al Governo di rispettare i patti e cioè di permettere ai lavoratori esodati che "entro il 2011 hanno fatto accordi per andare in pensione con le vecchie regole" di poterci andare tranquillamente.

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