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Emergenza rifiuti, è rivolta a Napoli centro: blocchi stradali e trincee di spazzatura in fiamme

Una città in rivolta: Napoli immersa nell’emergenza rifiuti infinita di inizio primavera. La campagna elettorale per le elezioni comunali di Napoli 2011 si combatte sulla spazzatura, ma il centro storico è in rivolta: la popolazione esasperata scende in strada.
A cura di Alessio Viscardi
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Rubbish Crisis Continues In Naples

Montagne di rifiuti sommergono Napoli, uno tsunami di sacchetti colorati invade le vie del centro: la protesta parte dal salotto buono del Vomero, scende fin nel centro storico dove la spazzatura è tanta da occludere alle auto il transito nelle strette vie cittadine. L'emergenza rifiuti di Napoli è senza fine, i primi caldi di stagione rendono ancora più insopportabile il fetore emanato dalle oltre 2 mila tonnellate di immondizia lasciata a marcire sui marciapiedi. Colme gli invasi, pieni gli Stir, non sufficiente l'azione dell'inceneritore di Acerra e la discarica di Chiaiano perquisita per infiltrazioni di camorra e percolato. E nel silenzio mediatico, Napoli si mostra in tutta la sua desolazione ai primi turisti accorsi qui per il Maggio dei monumenti 2011: un immenso danno d'immagine che sta facendo il giro del mondo.

È in questo scenario che si corre per le elezioni comunali di Napoli 2011, la spazzatura si è accumulata nei giorni di Pasqua, la popolazione è esasperata. Sono commercianti, donne, mamme, dirigenti scolastici che scendono in piazza e scaraventano i cassonetti in terra, bloccano il traffico, da Corso Vittorio Emanuele a piazza del Plebiscito, Napoli è in fermento.

“I contenitori non esistono più, sono rovesciati e l’immondizia cade a terra, ma noi chiamiamo pure al centralino, il numero verde dell’Asia, per farla togliere ma non sempre vengono”, questa la lamentela di un negoziante di via Toledo. Finanche sotto il palazzo della Provincia di Napoli, presieduta da Luigi Cesaro detto “a' purpetta”, c'è tanta di quella spazzatura da rendere irrespirabile l'aria.

Le scuole sono sull'orlo della chiusura, la preside Aurora Suraci della scuola primaria Paesiello del Quartieri Spagnoli, si è battuta per la rimozione dei rifiuti dall'ingresso della sua scuola: “L’anno scorso abbiamo avuto molti problemi, avevo una grandissima quantità di rifiuti a ridosso dell’istituzione scolastica, quest’anno mando i fax ovunque, alla seconda municipalità, all’Asl, ma in questo periodo non ho tanta spazzatura: i contenitori hanno cercato di allontanarli ma hanno detto che è la posizione migliore”.

Napoli, una polveriera di immondizia che rischia di esplodere in un vulcano di rifiuti.

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