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Elezioni presidenziali in Austria: al primo turno in testa l’estrema destra di Hofer

Norbert Hofer, candidato del partito nazionalista Fpo, ha trionfato al primo turno delle elezioni presidenziali austriache. Il ballottaggio si terrà il 22 maggio.
A cura di Davide Falcioni
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Norbert Hofer, candidato del partito ultranazionalista Fpo, ha trionfato al primo turno le elezioni presidenziali in Austria ottenendo il 36,7% dei voti, secondo le prime proiezioni diffuse dall'emittente televisiva pubblica Orf. Al secondo turno, il prossimo 22 maggio, Hofer dovrà vedersela con il leader ecologista Alexander Van der Bellen, del partito dei Verdi, o l’indipendente Irmgard Griss, che secondo le proiezioni sono testa a testa tra il 18% e il 19%. Socialisti e Popolari, rappresentanti dei due partiti tradizionalmente più forti dell'Austria, sono dunque fuori dal ballottaggio: sia Rudolf Hundstorfer che Andreas Khol si sono fermati all'11% circa dei voti. Il loro contributo potrebbe comunque risultare decisivo nella contesa del 22 maggio prossimo, quando verrà decretato il nuovo capo dello stato.

La vittoria di Hofer rappresenta uno scossone per la politica austriaca ed è figlia di una lunga campagna contro gli immigrati: il candidato di estrema destra ha convinto la maggioranza dei 6,4 milioni di cittadini chiamati al voto riuscendo ad avere la meglio sul favorito della vigilia Alexander Van der Bellen, un economista 72enne che tra il 1997 e il 2008 ha guidato il partito progressista ed ecologista dei Verdi. La vittoria di Hofer – che oltre a soffiare sul fuoco della paura degli immigrati ha espresso in campagna elettorale posizioni fortemente euroscettiche e contrarie ai matrimoni gay – arriva in concomitanza con la grande manifestazione a cui hanno preso parte al passo del Brennero migliaia di attivisti favorevoli a una politica più accogliente da parte dell'Austria e dell'Unione Europea.

Chi è Norbert Hofer

Hofer è il candidato presidente più giovane della tornata elettorale  con i suoi 45 anni. Leader dell'Fpo (destra libera nazionale) ha scalzato dalla corsa alla candidatura il collega di partito Heinz-Christian Strache, che alla vigilia aveva preferito fare un passo indietro per puntare tutto sulle elezioni politiche del 2018, nelle quali punta a diventare cancelliere. I sondaggi dei giorni scorsi davano Hofer staccato di diversi punti percentuali rispetto a Van de Bellen: il politico dell'Fpo ha tuttavia recuperato il gap e riscosso consensi per aver usato toni fermi ma non estremisti, non avendo mai espresso simpatie per idee nazionalsocialiste o antisemite. Hofer ha tuttavia definito l’accordo sui migranti dell’Unione europea con la Turchia “fatale”, impegnandosi a non voler "trasformare l'Austria in una terra di immigrazione".

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