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Elezioni europee, per Matteo Renzi la sconfitta del M5s è merito della sua “tattica del pop corn”

Il senatore del Pd, Matteo Renzi, commenta il voto delle elezioni europee e delle elezioni comunali, spiegando che quella che è stata definita come la “tattica del pop corn”, ovvero la sua decisione di non allearsi con i 5 Stelle ma di vederli governare, avrebbe pagato e portato alla sconfitta elettorale del M5s.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo il voto delle elezioni europee e delle elezioni comunali, l’ex segretario del Pd, Matteo Renzi commenta quanto successo nella tornata elettorale del 26 maggio. Renzi, in particolare, si concentra sul Movimento 5 Stelle e sulla sua decisione di non allearsi con il partito di Luigi Di Maio, che a lungo andare avrebbe pagato: “Quella che spregiativamente veniva chiamata ‘la tattica del pop corn' oggi dà una nuova chance al Pd. E dimostra l'inconsistenza del M5s. Non ci devono dire ‘grazie', basta che non ci provino più. Perché vecchi e anche nuovi notabili del nostro partito per mezza poltrona da presidente della camera o da sottosegretario correrebbero a fare l'accordo con il M5s”.

Secondo Renzi alle elezioni è arrivato un “buon pareggio: siamo arrivati secondi esattamente come nel 2018, si sono invertiti il primo e il terzo, Salvini e Di Maio, ma il punto è che il Pd era secondo ed è rimasto secondo. Il Pd ha perso in valori assoluti circa 120mila voti e guadagnato in percentuale quasi il 4%. Hanno votato Pd i D'Alema, i Bersani, ma anche chi come Prodi aveva votato per la lista Insieme, o chi votava per la lista popolare di Lorenzin e Bonino. Tutte queste persone sono tornate a votare Pd, purtroppo non è cresciuto in termini di voti ma è importante ci sia stata una campagna senza polemiche, senza divisioni, abbiamo lavorato bene tutti con molta lealtà. Se avessimo avuto la stessa lealtà anche in passato avremmo avuto risultati migliori. Comunque è un inizio. Questo pareggio ci dice di non usare toni trionfalistici, sarebbe assurdo dire che è stata una grande vittoria, però è un piccolo passo in avanti e io sono contento”.

Il pareggio delle elezioni, così come definito da Renzi, dipende anche dal fatto che “la Lega ha vinto le europee, il Pd ha vinto le amministrative, Di Maio ha perso tutto”. Secondo il senatore dem ora “occorreranno 4-5 mesi ma si sgonfierà anche il palloncino di Salvini come quello di Di Maio. Prima o poi l'incantesimo della narrazione di Salvini si rivelerà come tale, un incantesimo appunto. La sua parabola è destinata a esaurirsi nel giro di qualche mese”. Per quanto riguarda il futuro del governo e le intenzioni del M5s, invece, Renzi prevede: “O questi spaccano tutto e vanno a elezioni o accettano quella che possiamo chiamare ‘l'agenda Salvini' e devono dire sì alla Tav, devono abbassare i toni sugli scontri di queste ore, come sul viceministro alle infrastrutture. Questo vorrebbe dire che una parte significativa del gruppo M5s domani mattina presenta domanda di reddito di cittadinanza all'Inps, perché molti di questi non sanno che fare nella vita. Oppure si tengono stretti la poltrona. Se dovessi scommettere 50 centesimi è più facile che Di Maio non molli la poltrona di ministro, e così anche gli altri”.

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