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Elezioni europee 2019, Pd firma il manifesto ‘Siamo europei’ di Carlo Calenda

Matteo Orfini, presidente del Pd, ha annunciato che domani sottoscriverà il manifesto ‘Siamo Europei’ di Carlo Calenda, per una lista unitaria alle prossime elezioni europee: “Ho condiviso la scelta con Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti: il Pd dunque ne assume i contenuti”
A cura di Annalisa Cangemi
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"Domani sottoscriverò a nome del Pd il manifesto ‘Siamo europei' di Carlo Calenda. Ho condiviso la scelta con Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti: il Pd dunque ne assume i contenuti". Ad annunciarlo è Matteo Orfini, presidente del Pd e attuale reggente del partito. "Iniziamo da qui per lanciare la sfida ai populisti. Nei prossimi giorni incontrerò i segretari regionali per avviare il percorso e convocherò un tavolo con i parlamentari europei e italiani per elaborare il contributo programmatico con il quale il Pd affronterà la sfida". Ma ha specificato che l'annuncio non è in alcun modo collegato con l'esito delle elezioni regionali in Abruzzo, dove il candidato del centrosinistra Giovanni Legnini è arrivato secondo, conquistando il 31,28% dei voti. Un risultato importante, visto che ha ottenuto ben 10 punti percentuali in più della candidata del M5S Sara Marcozzi."Era una cosa a cui stavo lavorando da qualche giorno – ha sottolineato – e dunque non è legato all'esito delle elezioni abruzzesi".

Anche Maurizio Martina è soddisfatto della decisione: "Bene che si sia compreso che #SiamoEuropei è iniziativa utile. Per il Pd e per l'alternativa. Mai avuto dubbi #fiancoafianco", ha scritto suTwitter il candidato alla segreteria del partito. E ancora, intervenendo a Zapping a Rai Radio 1: "Noi dobbiamo organizzare una risposta unitaria in vista delle elezioni europee di maggio. Io voglio sfidare sulla sovranità perché penso che l'unica sovranità che garantisca gli italiani, a differenza di quello che dice Salvini, sia quella Europea. Per questo penso che bisogna aprire, lavorare a una lista unitaria a cui possono concorrere tutte le forze che vogliono un'Europa diversa, che non si rassegnano al progetto di dissoluzione di Di Maio e Salvini. Su questo la proposta di Calenda va nella direzione giusta".

L'ex ministro dello Sviluppo Economico ha commentato Twitter: "E questa è una gran bella notiziaper ‘Siamo europei' e per il Pd", ringraziando poi, a nome dei firmatari del manifesto, Orfini e i tre candidati in corsa per le primarie del 3 marzo, Zingaretti, Martina e Giachetti. Il progetto vuole essere prima di tutto anti-sovranista, coinvolgendo in una lista unitaria tutte le forze europeiste. Calenda sulle elezioni in Abruzzo era intervenuto questa mattina: "Troppi distinguo e perdite di tempo. Inizio a pensare che forse va davvero costruito qualcosa di nuovo lasciando il vecchio centro sinistra e cespugli vari al loro destino", Poco dopo, però, aveva ammorbidito un po' i toni: "Legnini ha fatto un grande lavoro. E se posso dire dimostra che ci vuole un fronte che vada oltre il Pd. Perché un risultato così alle europee cambierebbe radicalmente e positivamente lo scenario politico italiano".

Carlo Calenda può quindi vantare un primo obiettivo raggiunto, e cioè l'aver coinvolto il Pd. Quando aveva da poco lanciato il suo manifesto, in un'intervista su Repubblica aveva spiegato "Il mio manifesto è rivolto al Pd, innanzitutto. E poi il manifesto è rivolto a +Europa di Emma Bonino e ‘Italia in comune' del sindaco Federico Pizzarotti ma soprattutto agli italiani. L'obiettivo del manifesto è quello di utilizzare il tempo da qui al 21 marzo, data indicata da Prodi come grande festa europea, per moltiplicare le adesioni su tutto il territorio italiano e fare partire una mobilitazione tra i cittadini".

Non voleva essere un progetto alternativo al Pd, anzi aveva chiarito subito che lo scopo era quello "di unire il Pd e altre forze dietro una idea. Non farei mai una scissione, né inaugurerei un partito personale: io sono iscritto al Pd. Resto nel Pd, ma il Pd non basta".

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