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Potresti dover restituire il bonus di 200 euro: a chi non spetta e perché

In alcuni casi il bonus da 200 euro anti-inflazione potrebbe essere concesso e poi tolto: l’Inps infatti lo erogherà per poi valutare effettivamente il diritto al riconoscimento.
A cura di Giacomo Andreoli
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In alcuni casi il bonus 200 euro potrebbe essere concesso e poi tolto, con le persone che lo ricevono costrette a restituirlo. Il contributo anti-inflazione deciso dal governo con il Decreto Aiuti comincerà ad essere liquidato nelle buste paga e negli assegni di luglio (quindi ad agosto) per lavoratori dipendenti, pensionati e beneficiari del reddito di cittadinanza. Per loro basterà compilare un'autocertificazione da inviare al proprio datore di lavoro. Collaboratori, lavoratori stagionali a tempo determinato, dipendenti dello spettacoli e lavoratori domestici, devono invece fare domanda all'Inps e riceveranno il bonus ad ottobre.

Ci saranno due fasi per la concessione del contributo: durante la prima l'indennità verrà erogata dall'Inps in via provvisoria, poi si aprirà un momento di verifica. Il consolidamento del diritto al riconoscimento del bonus, dunque, avverrà solo dopo che l'Istituto avrà acquisito le informazioni sul reddito dei beneficiari, controllando che sia sotto i 35mila euro annui. Inoltre verranno verificati gli altri requisiti specifici, come ad esempio, per i lavoratori dipendenti, l'aver usufruito dello sgravio contributivo dello 0,8% in almeno uno dei primi quattro mesi dell'anno. E ancora: il non aver ricevuto il bonus da due datori di lavoro (si tratta infatti di un contributo una tantum, non replicabile per diversi tipi di lavoro).

Se quindi in questa seconda fase si vedrà che un soggetto non risponde a tutti i requisiti, il bonus concesso provvisoriamente dovrà essere restituito. L'Inps ha specificato in una circolare che “l'Ente erogatore procede alla verifica della situazione reddituale e, in caso di somme corrisposte in eccedenza, provvede alla notifica dell'indebito entro l'anno successivo”. In generale il bonus può essere tolto nel caso in cui "il trattamento pensionistico che ha dato titolo al riconoscimento dell’indennità una tantum sia revocato o, comunque, tutte le circostanze in cui si accerti successivamente la non sussistenza del diritto a prescindere dal requisito reddituale”.

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