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Pagamento pensioni di maggio 2023: date, calendario e aumenti

Le prossime pensioni verranno accreditate il 2 maggio sui conti corrente. Diverse le date se si è preferita l’erogazione in contanti alle poste: sarà possibile ritirarle dal 2 maggio all’8 maggio. Vediamo per chi scatteranno gli aumenti.
A cura di Daniela Brucalossi
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Le pensioni di maggio 2023 verranno distribuite in date diverse a seconda della modalità di erogazione. Essendo il 1º maggio un giorno festivo, l'accredito bancario avverrà il 2 maggio. Mentre coloro che abitualmente si affidano a Poste Italiane per ritirare il proprio trattamento previdenziale di persona e in contanti potranno recarsi agli sportelli dal 2 maggio all'8 maggio. Fuori da ogni ufficio postale dovrebbe essere affissa una turnazione alfabetica consigliata per il ritiro.

Con la circolare 35/2023, l'Inps fornisce le prime indicazioni riguardo l‘incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo (563,74 euro nel 2023), previsto dall'ultima Legge di Bilancio per contrastare gli effetti negativi dell'inflazione. Gli aventi diritto dovrebbero vedere l'aumento dell'importo già sul cedolino di maggio insieme alle mensilità arretrate del 2023.  La maggiorazione, con valenza di due anni, sarà calcolata sull'importo lordo del trattamento e ammonterà all'1,5% per il 2023, elevato al 6,4% per gli over 75, e di 2,7% per il 2024.

Pagamento pensioni di maggio 2023, il calendario di Poste Italiane

Le pensioni di questo mese verranno distribuite in contanti dal 2 maggio all'8 maggio agli sportelli postali. All'esterno degli uffici potrebbe essere affissa una turnazione alfabetica consigliata per il ritiro che segue questo ordine:

  • A-B martedì 2 maggio;
  • C-D mercoledì 3 maggio;
  • E-K giovedì 4 maggio;
  • L-O venerdì 5 maggio;
  • P-R sabato 6 maggio (soltanto mattina);
  • S-Z lunedì 8 maggio.

Quando vengono pagate le pensioni di maggio 2023 in banca

Coloro che hanno scelto l'accredito su conto corrente come modalità di erogazione della pensione la riceveranno martedì 2 maggio, essendo il 1º maggio un festivo e quindi non bancabile. La stessa data varrà per l'accredito su libretto di risparmio, conto BancoPosta, Postepay Evolution, carta Postamat o carta libretto.

Come controllare il cedolino delle pensioni di maggio 2023

Il cedolino della pensione è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’Inps e di conoscere le ragioni per cui può variare. Per controllarlo si può chiedere assistenza a un Caf oppure:

  • effettuare l'accesso alla propria sezione personale sul portale Inps tramite Pin, Spid, Carta d'Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
  • cliccare sulla sezione dedicata del portale;
  • cliccare sull'icona che fa al caso proprio (sono disponibili, ad esempio, i servizi "ultimo cedolino", "confronta cedolino", "modifica dati personali", "recupero Certificazione Unica").

Aumento delle pensioni a maggio 2023, a chi spetta

L'Inps ha fornito ulteriori dettagli sull’aumento delle pensioni pari o inferiori al trattamento minimo, previsto dall'ultima Legge di Bilancio per contrastare l'inflazione. Il beneficio è riconosciuto dal 1° gennaio 2023 fino a dicembre 2024, con riferimento all’importo della pensione lorda complessiva pagata ogni mese, compresa la tredicesima. La maggiorazione sarà del dell'1,5% per il 2023, elevato al 6,4% per gli over 75, e di 2,7% per il 2024.

Sono escluse dalla base di calcolo, per la determinazione dell'incremento:

  • le prestazioni fiscalmente non imponibili (ad esempio, le somme corrisposte a titolo di maggiorazione sociale, la quattordicesima, l’importo aggiuntivo della pensione);
  • le prestazioni di carattere assistenziale;
  • le prestazioni a carattere facoltativo;
  • le prestazioni di accompagnamento a pensione.

L’aumento sarà corrisposto con la stessa cadenza di pagamento della pensione (mensile, semestrale o annuale) e sarà evidenziato sul cedolino. Gli aventi diritto dovrebbero percepirlo già sul cedolino di maggio, insieme alle mensilità arretrate del 2023.

I titolari di pensioni pari al trattamento minimo (563,74 euro nel 2023) e che hanno meno di 75 anni riceveranno una maggiorazione mensile di 8,46 euro, per un importo finale di 572,20 euro.  Gli over 75, invece, percepiranno 36,08 euro in più, arrivando a un importo di 599,82 euro.

Pensioni 2023, la riforma slitta: nessuna precisazione nel Def

A oggi, il governo Meloni non ha ancora definito nessuna riforma delle pensioni, uno dei cavalli di battaglia della campagna per le elezioni politiche di settembre. Attualmente, non ci sarebbero disponibilità di bilancio.

Sull'argomento, infatti, non vi è nessuna precisazione all'interno dell'ultimo Documento di economia e finanza (Def), che delinea le future politiche economiche e finanziarie del governo ed è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 11 aprile. L'unico accenno è contenuto nella dicitura "interventi in materia di disciplina pensionistica" nella parte dedicata ai disegni di legge che saranno proposti da qui al 2025.

"Abbiamo sempre detto che gli interventi sulle pensioni dovevano essere contemperati con le disponibilità di bilancio", ha commentato la ministra del lavoro, Marina Calderone, che ha anche auspicato che "dopo l'estate ci sia la possibilità di aprire invece un primo approccio di una riforma che vedrà la luce in tempi più lunghi".

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